Non si fermano all’alt e abbattono la barriera del casello: inseguiti e rintracciati, uno è un minorenne

I due giovani sono stati trovati in possesso di cacciaviti, bigiotteria e gioielli in oro, un passamontagna e un cappellino scuro

Non si fermano all’alt sull’A1 e abbattono la barriera del casello. Inseguiti e rintracciati dalla Polstrada due giovani, uno dei quali minorenne. Il maggiorenne denunciato per resistenza a pubblico ufficiale e ricettazione ricettazione, il minore affidato a una comunità educativa.

Dopo un rocambolesco inseguimento e ricerche ininterrotte durate circa 4 ore, due giovani, entrambi stranieri, che non si erano fermati all’Alt sull’Autostrada A1.

Poteva sembrare la scena di un film, quella che si è verificata ieri sera, 4 gennaio, verso le 20, prima lungo l’autostrada del Sole e alcCasello di Chiusi- Chianciano Terme, proseguita nelle campagne di Querce al Pino e poi nella cittadina Etrusca.

Durante il servizio serale, una pattuglia della sottosezione di Battifolle, che aveva notato gli occupanti di un’autovettura Renault, con targa francese, agitarsi alla vista dell’auto di servizio, ha intimato l’alt affiancandola per procedere al controllo. I giovani a bordo, anziché arrestare la marcia, hanno iniziato a compiere manovre evasive cercando anche di speronare l’auto della Polstrada, guadagnando così la fuga in direzione del casello autostradale più vicino.

Nella corsa i due, dopo aver forzato la barriera del Casello di Chiusi, hanno sbattuto contro il muro di una cabina elettrica, per poi darsi alla fuga, a piedi, nelle campagne della zona di Querce al Pino di Chiusi, dileguandosi.

Subito sono intervenuti sul posto anche gli agenti del vicino commissariato di Chiusi – Chianciano Terme, nel frattempo allertati dai colleghi, che si sono attivati nelle ricerche.

Nel corso della nottata, verso le 23,30, i poliziotti del Commissariato hanno rintracciato due individui che corrispondevano alle descrizioni dei ricercati, poi riconosciuti senza ombra di dubbio dai colleghi della Stradale, all’interno della stazione ferroviaria di Chiusi.

Entrambi privi di documenti d’identità, i due non parlavano italiano.

I poliziotti li hanno, quindi, condotti in ufficio per procedere alla loro identificazione, anche attraverso i rilievi di polizia scientifica.

A seguito dei riscontri, con l’ausilio di un interprete, è emerso che i due, uno dei quali ha 32 anni l’altro minorenne, sono entrambi domiciliati a Milano.

I giovani sono stati trovati in possesso di cacciaviti di grosse dimensioni, bigiotteria e gioielli in oro, probabile provento di furto, che sono stati sequestrati e in merito ai quali sono in corso accertamenti, oltre ad un passamontagna e un cappellino scuro.

 

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