Saccheggiano i negozi del centro di Firenze: due in carcere

Il bottino dei colpi era di 800 euro
Raffica di furti nei negozi del centro di Firenze: in manette, nel pomeriggio di ieri, 19 dicembre, per mano dei carabinieri della Stazione di Firenze Uffizi, due uomini, un 31enne ed un 35enne, ed una loro complice, una donna di 46 anni, tutti della Georgia.
Gli indagati sono stati sorpresi in possesso di ingente refurtiva.
Bloccati mentre tentavano di dileguarsi a piedi in via Panzani,sono stati trovati in possesso di numerosi prodotti cosmetici, asportati poco prima dai vicini negozi “Kiko Milano” e “Capello Point”.
Gli indagati, secondo quanto ricostruito dai militari della Stazione di Uffizi, avrebbero approfittato della confusione generata dalla forte affluenza pre-natalizia presso i negozi del posto, mescolandosi accuratamente ed agendo indisturbati tra i numerosi clienti e gli ignari commessi. Servendosi di due buste adeguatamente schermate con fogli di alluminio, avrebbero oltrepassato le barriere anti taccheggio di più negozi senza provocarne l’attivazione, riponendo con cura la costosa refurtiva, poi recuperata dai militari e restituita agli increduli esercenti, non accortisi minimamente dei furti subiti.
La refurtiva recuperata, integra, consiste in 18 rossetti multimarca e di vario colore, 8 smalti, 2 shampoo, 2 maschere per capelli, 2 gel,1 lampada ed 1 fresa per unghie, per un valore complessivo di danno arrecato ai due esercenti di 800 euro. Il bilancio dei negozi taglieggiati dal sodalizio è verosimilmente in crescita: i militari stanno conducendo approfondimenti investigativi volti a vagliare ulteriori profili di responsabilità a carico della banda, in ordine ad altri furti presso esercizi del centro.
Gli indagati, di cui solo uno con precedenti specifici, sono stati arrestati e trattenuti nelle camere di sicurezza dell’Arma. Al termine del giudizio direttissimo il giudice ha convalidato l’operato dei militari dell’Arma, disponendo per i due uomini la custodia cautelare presso il carcere di Sollicciano e la liberazione per la donna.
Il procedimento penale nei loro confronti è tuttora pendente in fase di indagini e l’effettiva responsabilità sarà vagliata nel corso del successivo processo, ove non si escludono ulteriori sviluppi investigativi e probatori, anche in loro favore.