In questura a Pisa brindisi di Natale e focus sui reati: in aumento le baby gang e i maltrattamenti in famiglia




Incontro del questore con la stampa
Incontro con la stampa questa mattina a Pisa: il questore Gaetano Bonaccorso ha ricevuto i giornalisti della cronaca per formulare i tradizionali auguri di buone Feste e fare il punto sulla situazione della criminalità, per sommi capi, nella provincia. Presente anche una folta rappresentanza di dipendenti della questura, che al termine dell’ intervento hanno brindato con il loro capo per un sereno Natale, sia nel delicato servizio cui sono chiamati a contribuire in difesa della collettività che in privato con i propri cari. Il questore ha voluto anche ricordare i 4 poliziotti scomparsi nelle ultime settimane, due in attività e due in quiescenza, che hanno profondamente toccato la grande famiglia della polizia di Stato pisana.
I dati
Il periodo di osservazione preso in considerazione è il primo utile pre-pandemia, ovvero il 2019, atteso che il 2020 ed il 2021 presentano dati condizionati dai lunghi e ripetuti lockdown, che hanno alterato in melius la incisività della più gran parte dei reati, mentre a contrario in questi periodi sono generalmente aumentati i reati intrafamiliari e quelli su internet, proprio per la maggior presenza temporale tra le mura domestiche indotta dalle restrizioni anti-pandemia.
I reati nei primi undici mesi di quest’anno sono generalmente in calo nella provincia, nel loro totale complessivo come nella declinazione di quelli a maggior allarme sociale. Unica eccezione gli “atti persecutori”, che sebbene in calo in provincia di circa il 12 %, in città registrano un aumento di circa il 39%, passando numericamente da 23 a 32. Su questo reato, così come su quello dei “maltrattamenti in famiglia”, importante è il ricorso alla misura di prevenzione dell’ ammonimento del questore, nella duplice configurazione normativa dell’ “Ammonimento per atti persecutori” ex articolo 8 legge 38/09 e dell’ “Ammonimento per atti di violenza domestica”, ex articolo 3 legge 119/13. Questi strumenti sono di immediata attuazione, hanno conseguenze di diritto penale sostanziale (se l’ ammonito reitera la condotta, la pena è aumentata) e processuali (se l’ ammonito reitera la condotta, si procede d’ ufficio per atti persecutori), obbliga il questore ad adottare provvedimenti ablativi in materia di armi e contiene l0 “ingiunzione trattamentale”, ovvero l’invito per l’ ammonito a rivolgersi ai centri specializzati sul territorio che possono dare aiuto al maltrattante o allo stalker dal punto di vista terapeutico Gli ammonimenti sono stati 9 nel 2019, tutti per atti persecutori; nel 2022, ad oggi sono 17 per atti persecutori e 1 per atti di violenza domestica, con ulteriore 1 ammonimento per atti persecutori in trattazione..
Anche l’incidenza della criminalità sulla popolazione complessiva restituisce un dato in sostanziale calo, di oltre il 10%, ancorchè vada sottolineato che trattasi di dati non consolidati. I dati definitivi ed attendibili sono unicamente quelli che saranno diffusi dall’ Istat.
Circa invece le denunce e gli arresti effettuati in undici mesi (dato limitato a questura di Pisa e commissariati di Pontedera e di Volterra) si registra un lieve aumento, più marcato per i provvedimenti limitativi della libertà personale, passati da 165 a 179.
Un focus nella analisi criminale curata dalla Divisione Anticrimine della Questura è stato dedicato alle baby gang: in particolare, è stato inserito un paragrafo relativo al fenomeno delle baby gang, o comunque dei reati commessi da minori tra pari, con modalità violente come le risse e le rapine. Fenomeno che dopo la cessazione delle restrizioni dei lockdown antipandemici, è letteralmente esploso nelle realtà urbane del Paese, specie dove è più radicata la presenza di giovani immigrati di seconda generazione. Due studiosi americani, Thomas e Znanieki, hanno mirabilmente spiegato, nel celebre saggio “I contadini polacchi in Europa e in America”, i motivi sottesi all’ aumento esponenziale della criminalità nei giovani immigrati di seconda generazione. Analizzando con i criteri della sociologia della devianza gli slums della Chicago dei primi del ‘900 e la forte immigrazione polacca dell’ epoca, si accorsero che mentre i padri erano contadini rispettosi del prossimo, della altrui proprietà e delle regole del vivere civile che si andavano affermando nelle neonate città degli States, i figli erano tutti delinquenti, peraltro a“basso tasso di recidività” perché il fenomeno li coinvolgeva per la più gran parte. La spiegazione fornita dai due sociologi fu la seguente: i giovani polacchi figli di immigrati, complice anche il basso tasso di scolarizzazione dell’ epoca, posto che la scuola rappresenta un formidabile propulsore della inclusività, rifiutavano le regole dei padri, ma non avevano ancora assimilato quelle del Nuovo Mondo, atteso che occorrono due o tre generazioni perché l’ assimilazione sociale si ritenga compiuta. A Pisa il fenomeno è costantemente monitorato dagli uffici investigativi della questura, in stretto raccordo con al Procura minorile di Firenze, tanto che la squadra mobile ha denunciato diversi minori, per reati in danno di coetanei perpetrati con le modalità del “branco” o della “gang”. In contemporanea, il questore ha adottato ben 15 Daspo Willy, mentre negli anni precedenti (2021 e parte del 2020, tale tipologia di misura di prevenzione è stata introdotta a metà del 2020, dopo l’ omicidio di Willy Monteiro Duarte in provincia di Frosinone) sono stati molti di meno, con trend in crescita. I Daspo sono le uniche misure di prevenzione che possono essere irrogate nei confronti degli infradiciottenni) contro i minori denunciati per tale tipologia di reati, inibendo loro l’ accesso a locali pubblici pena una denuncia all’ Autorità giudiziaria.