Atti falsi per lavori di pubblica utilità, nei guai una Onlus: tre arresti

Il terzetto è in carcere
Associazione Onlus produceva atti falsi in relazione a lavori di pubblica utilità: arresti e denunce a Pistoia.
Su disposizione della procura della Repubblica, che ha coordinato le indagini, gli uomini della squadra mobile hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere a carico di tre cittadini italiani residenti in Valdinievole, rispettivamente di 36, 34 e 33 anni: il primo, incensurato, presidente di un ente di volontariato attivo sul territorio della provincia di Pistoia, mentre gli altri due gravati da numerosi precedenti per reati in materia di stupefacenti, armi e reati commessi in occasione di manifestazioni sportive, che nell’ ente erano tenuti a svolgere lavori di pubblica utilità in esecuzione di affidamento in prova quale misura alternativa alla detenzione, come stabilito dall’ufficio di sorveglianza.
I tre sono stati arrestati con le accuse di false dichiarazioni o attestazioni in atti destinati all’autorità giudiziaria, in concorso, nell’ambito di una più ampia indagine che vede anche sei denunciati a piede libero.
Sulla base degli elementi probatori raccolti dagli investigatori della polizia di Stato all’esito di articolata attività investigativa, è emerso che il presidente della Onlus aveva commesso una serie di condotte illecite formando atti falsi. In merito agli episodi più gravi risulterebbe aver favorito gli altri due destinatari di misura cautelare, certificando falsamente la loro presenza e il loro svolgimento di giornate di lavoro all’interno della struttura, quando invece è stato appurato che la prescritta misura alternativa alla detenzione non era stata eseguita neanche in minima parte.
Per mezzo di tali false certificazioni, presentate al competente ufficio esecuzione penale esterna, i due avevano dunque modo di andare esenti dalle sanzioni che il mancato adempimento avrebbe comportato.
Nel corso dell’operazione, a seguito di perquisizione domiciliare a carico del presidente dell’ente è stato rinvenuto e sequestrato vario materiale informatico e documentale.
Sequestrati anche alcuni grammi di hashish e cocaina.
Gli arrestati si trovano ora nel carcere Dogaia di Prato.