In casa il provento di furti commessi in mezza Toscana: in carcere un 46enne




L’uomo è accusato di ricettazione
I carabinieri di Pescia, al temine di un’articolata indagine, hanno individuato ed arrestato un italiano di 46 anni, residente nella cittadina, che fungeva da riferimento per la ricettazione dei proventi di furto che hanno coinvolto varie province della Toscana.
Le indagini hanno avuto origine nel mese di luglio 2022, quando i militari, coordinati dalla procura della Repubblica presso il Tribunale di Pistoia, a seguito di indizi raccolti nel corso delle indagini, hanno effettuato una minuziosa perquisizione di tutti i locali e delle pertinenze esterne dell’abitazione dell’uomo. La ricerca ha permesso quindi di confermare i sospetti, poiché nella proprietà, è stato rinvenuto numeroso materiale che era stato oggetto di furti avvenuti nelle province di Pistoia, Prato, Firenze e Livorno su veicoli in sosta. Nel corso della perquisizione sono state recuperate e sequestrate dai carabinieri decine di macchine fotografiche, batterie portatili per cellulari, cuffie ed altri accessori elettronici.
In particolare è stata accertata la provenienza illecita di uno zaino contenente accessori di elettronica risultati rubati pochi giorni prima a Livorno in danno di un turista straniero che aveva lasciato gli oggetti all’interno del proprio veicolo, di una macchina fotografica professionale accessoriata del valore di 3000 euro asportata qualche settimana prima nella provincia di Firenze nonché di un paio di cuffie “Hi End” per ascolti “audiofili”.
Il tutto è stato restituito ai legittimi proprietari.
In un’altra area dell’abitazione, i carabinieri di Pescia hanno scoperto un vero e proprio deposito di costose attrezzature per l’edilizia, trapani professionali, martelli pneumatici, mole ed attrezzature da giardinaggio. Anche in questo caso, gli accertamenti hanno permesso di verificare l’illecita provenienza di molti oggetti, che erano stati rubati nelle provincie di Pistoia e Prato, che pertanto venivano restituiti ai legittimi proprietari. Il valore complessivo degli oggetti si attesta sui 70.000 euro circa.
Raccolti pertanto gravi indizi a carico dell’uomo, il gip del tribunale di Pistoia, su richiesta della locale Procura della Repubblica, ha emesso l’ordinanza di custodia cautelare in carcere con la quale all’uomo è stato contestato il reato di ricettazione continuata.
L’uomo si trova ora in carcere a Prato.