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Cronaca
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Genitori in protesta contro lo sciopero: cartelli ai cancelli delle scuole

3 dicembre 2022 | 12:00
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Genitori in protesta contro lo sciopero: cartelli ai cancelli delle scuole
Genitori in protesta contro lo sciopero: cartelli ai cancelli delle scuole
Genitori in protesta contro lo sciopero: cartelli ai cancelli delle scuole
Genitori in protesta contro lo sciopero: cartelli ai cancelli delle scuole
Genitori in protesta contro lo sciopero: cartelli ai cancelli delle scuole
Genitori in protesta contro lo sciopero: cartelli ai cancelli delle scuole

“A inizio anno la mensa e il tempo pieno sono rimasti inattivi per una settimana poiché mancava il personale Ata”

Ogni sciopero si basa su un disagio da creare. Deve essere stato grosso, però, quello creato ieri 2 dicembre ai genitori delle scuole di Montopoli Valdarno, che sui cancelli chiusi hanno appeso dei cartelli di protesta. La giornata di sciopero è stata indetta da poche e piccole organizzazioni in termini numerici, tanto che l’adesione non è stata alta. Ma è bastata quella di un’Ata per far rimanere fuori dalle aule alcune classi.

La protesta dei genitori, che si sono trovati in difficoltà con la gestione dei figli, è nata anche dal fatto che, raccontano, “All’inizio dell’anno scolastico, la mensa e il tempo pieno sono rimasti inattivi per una settimana poiché mancava il personale Ata. Ora che c’è, invece, sciopera e così ieri mattina sono entrati i ragazzi delle Medie e alcune classi degli altri istituti, mentre altre, con le maestre presenti, non sono potute entrare perché mancava la collaboratrice scolastica. Ad alcuni genitori è stato detto di riprovare a passare alle 11, per vedere se entrava quella del turno dopo”.

A esasperare i genitori tanto da ricorrere ai cartelli, però, è anche il fatto che “in un mese è il terzo sciopero indetto. Poi a tutti non hanno aderito, però una famiglia di deve organizzare come se ci fosse” perché i bambini non possono certo restare da soli e che siano nonni o baby sitter, qualcuno deve tenerli se non entrano in classe. “Anche ieri molte famiglie si sono trovate in difficoltà perché ai bambini non è stata consentita l’entrata per lo sciopero del personale Ata”, pur con le docenti in servizio. Anche perché, è stato comunicato ai genitori di dare piena reperibilità visto che, anche qualora tutti fossero stati presenti al momento dell’ingresso, sarebbe potuto mancare il personale delle ore successive, l’addetta della mensa oppure l’autista dello scuolabus, per esempio. Insomma, niente di nuovo: uno sciopero funziona così. Ma le vite dei genitori che lavorano quasi sempre in 2 e a volte lontani dai nonni, oggi sono troppo complicate e organizzate al millimetro per permettersi anche di essere flessibili. Da qui la decisione di dare un segnale.

Lo sciopero indetto per ieri 2 dicembre chiedeva, tra l’altro, il rinnovo del contratto nazionale “scaduto da 3 anni, con aumenti uguali per tutti per recuperare il 30% del potere d’acquisto perso negli ultimi decenni e tutelare i salari reali dal caro energia e dall’inflazione al 12%” ma anche il potenziamento degli organici e la fine delle morti sul lavoro.