Usa un richiamo acustico non consentito e abbatte specie protette: cacciatore nei guai

I Forestali lo hanno denunciato e lo hanno sanzionato per 300 euro
I Forestali lo hanno colto sul fatto: il cacciatore stava utilizzando un richiamo acustico non consentito e aveva abbattuto specie protette. Per l’uomo sono scattati sequestro e denuncia
Durante un controllo dell’attività venatoria svolto a Colli Alti nel Comune di Signa, i militari hanno sottoposto a verifica un appostamento di caccia alla minuta selvaggina al cui interno era stata notata una persona-
Durante le fasi di avvicinamento all’appostamento i militari hanno udito chiaramente il richiamo di avifauna prodotto da un richiamo acustico. Le successive fasi di controllo hanno permesso di accertare la presenza di un richiamo acustico che posizionato su un appoggio all’interno del capanno, veniva attivato dal cacciatore presente all’interno.
Avuto accesso all’appostamento i militari hanno accertato compiutamente l’utilizzo del richiamo acustico visto ed udito in precedenza. Lo stesso era munito di amplificatore frontale, di batteria e funzionante. Dalle operazioni di controllo è emerso che lo stesso, all’interno della carniera della giubba indossata, aveva riposto l’esemplare di avifauna poco prima abbattuto, ovvero un esemplare di Pispola (Anthus Pratensis) specie protetta nei cui confronti non è consentita la caccia.
Inoltre lo stesso cacciatore aveva abbattuto un esemplare di storno (caccia in deroga) omettendo, come previsto dalla norma, di annotarlo nell’apposita sezione del proprio tesserino venatorio regionale. Gli è stata contestata anche una violazione amministrativa per un importo di 300 euro.