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Cronaca
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Inchiesta Keu, 26 persone e 6 aziende a processo: sono 32 gli avvisi di conclusione indagine recapitati dalla Dda di Firenze

24 novembre 2022 | 19:00
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Inchiesta Keu, 26 persone e 6 aziende a processo: sono 32 gli avvisi di conclusione indagine recapitati dalla Dda di Firenze

Ecco chi sono

Oggi 24 novembre, la Procura distrettuale antimafia di Firenze ha chiuso le indagini preliminari notificando 26 avvisi di conclusione indagini a imprenditori, esponenti politici e dirigenti di enti pubblici a vario titolo coinvolti in quello che è stato definito lo scandalo keu. All’atto segue la richiesta di rinvio a giudizio e quindi l’apertura del processo.

Tra le persone raggiunte dall’avviso ci sono i vertici del consorzio dei conciatori, funzionari, dirigenti regionali, politici. I fanghi tossici di conceria erano affidati alla ditta Le Rose, i cui titolari, secondo il capo d’imputazione sarebbero legate alle cosche di ‘Ndrangheta dei Grande Aracri e dei Gallace. Ma nell’inchiesta finiscono anche due note aziende aretine che avrebbero conferito i loro veleni proprio ai Le Rose.

I 26 indagati e le posizioni per le quali all’epoca erano finiti nel procedimento Keu della Dda di Firenze più le 6 società coinvolte tramite i legali rappresentanti sono Alessandro Francioni presidente dell’associazione conciatori e membro del consiglio di amministrazione del consorzio Poteco, Piero Maccanti direttore dell’associazione conciatori e membro del consiglio di amministrazione di Sgs e Poteco, Franco Donati membro del consiglio di amministrazione dell’associazione conciatori e membro del comitato esecutivo di Poteco, già presidente dell’associazione conciatori, Nicola Andranini direttore trattamento acque di Aquarno, Silvia Rigatti presidente del cda del consorzio depuratore di Santa Croce spa e vice presidente di Aquarno e membro del consiglio di Poteco, Lorenzo Mancini presidente del cda di Aquarno, Cristina Brogi capo impianto trattamento acque di Aquarno, Antonio Lasi capo impianto trattamento fanghi di Aquarno, Fabrizio Veridiani direttore tecnico del consorzio depuratore Santa Croce, Aldo Gliozzi vice direttore dell’associazione conciatori fino a gennaio 2019 e direttore dell’associazione conciatori in sostituzione di Piero Maccanti, Maila Famiglietti vice presidente della associazione conciatori e presidente dal gennaio del 2020, Alberto Benedetti consulente legale dell’associazione conciatori di Santa Croce, Giulia Deidda sindaco di Santa Croce sull’Arno e presidente del consorzio Poteco, Edo Bernini direttore della direzione ambiente ed energia della Regione Toscana, Ledo Gori capo di gabinetto del presidente della Regione Toscana, Andrea Pieroni consigliere regionale della Regione Toscana, Francesco Lerose amministratore unico della “Lerose srl” e della “Kyterion” e gestore dell’impianto di riciclaggio di Pontedera, Manuel Lerose dipendente della “Lerose srl”, gestore dell’impianti di riciclaggio di Bucine, Annamaria Faragò proprietaria del 50% della Kyterion srl e della “Lerose srl” e responsabile amministrativa. E, poi, Marco Manneschi, Claudio Tavanti, Claudio Guadanoli, Luca Benvenuti, amministratore delegato della Chimet, Claudio Fagioli, procuratore della Chimet spa, Mario Guidelli, Francesca Tartamella, rappresentante della S. T. Ecology.
Indagati inoltre i legali rappresentanti dell’Associazione conciatori, del consorzio depuratore di Santa Croce sull’Arno, del consorzio Aquarno, della “Lerose srl”, della Tca, della Chimet spa.