Minaccia la moglie sotto casa a Firenze: rintracciato a Viareggio e arrestato

L’uomo si trova ora a San Giorgio
Ha minacciato la ex moglie andandole sotto casa nonostante fosse colpito da un divieto di avvicinamento. Per questo motivo i carabinieri di Firenze hanno arrestato l’ex coniuge, rintracciato a Viareggio.
I carabinieri della Stazione di Firenze Rovezzano hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dalla Corte d’Appello di Firenze.
Il provvedimento aggrava un precedente divieto di avvicinamento alla ex moglie, una cittadina marocchina 36enne, e alle figlie minori, impostogli per pregressi maltrattamenti nei loro confronti.
L’uomo, infatti, come ricostruito dai carabinieri di Rovezzano, nonostante sotto processo con tale accusa per essere stato arrestato in flagranza nel 2020. nelle settimane precedenti in una occasione si sarebbe presentato con una bottiglia di birra in mano davanti alla scuola frequentata dalle figlie all’ora di uscita, e l’8 novembre scorso avrebbe minacciato di morte la ex compagna sotto la abitazione di lei a Firenze se non le avesse consegnato le figlie.
L’indagato, un 45enne del Marocco già noto alle forze dell’ordine, è stato rintracciato a Viareggio e portato al carcere San Giorgio.
Il procedimento penale nei suoi confronti è tuttora pendente in fase di indagini e l’effettiva responsabilità sarà vagliata nel corso del successivo processo.
I militari dell’Arma, a Firenze sono stati impegnati nella mattina nell’attività di sopralluogo in due attività commerciali, oggetto di attenzione da parte di “visitatori notturni”. Alle 8.30 di oggi, 18 novembre, un parrucchiere nella zona di Porta al Prato si è avveduto dell’avvenuto furto commesso nella notte, ove qualcuno si è introdotto forzando la porta d’ingresso. Non essendosi infranto il vetro, fuoriuscendo solo dalle guide, sono intervenuti sul posto i militari della Scientifica alla ricerca di tracce utili alle indagini. I malfattori, nella circostanza, si sono appropriati del fondo cassa, malgrado questo fosse stato occultato e non custodito nel registratore di cassa. Oltre a ciò gli stessi si sono appropriati anche di alcuni beni per la persona in vendita presso l’attività commerciale e di attrezzature professionali. Poco dopo, un’altra richiesta di intervento, ha fatto dirigere i militar un ristorante all’interno del Parco delle Cascine: qui i malfattori hanno invece infranto completamente il vetro della porta secondaria e, acceduti all’interno dell’attività, si sono però dovuti accontentare solo di alcune bottiglie di vino, non avendo trovato denaro.