“La pillola anticoncezionale non rientra nell’obiezione di coscienza, e per prescriverla non servono esami”

Giovanni Paolo Cima interviene sul caso di Pontedera: "Il ginecologo avrebbe potuto risolvere in autonomia senza indirizzare la ragazza dal medico curante"

Per prescrivere la pillola anticoncezionale non occorrono esami clinici“.

Giovanni Paolo Cima  foto di Letizia Tassinari

E’ il dottor Giovanni Paolo Cima, ex primario del reparto di Ginecologia e Ostetricia dell’ospedale Versilia, ora in pensione ma sempre attivo come libero professionista, a spiegarlo alla nostra redazione, dopo il “caso” di Pontedera di una giovane ragazza, affetta da ovaio policistico, che si è vista rifiutare, dal suo medico curante, dopo una visita specialistica da un ginecologo, sia gli esami che la stessa pillola.

La ginecologa consiglia la pillola contro un disturbo clinico, la sua dottoressa non le prescrive neppure gli esami

“Secondo le indicazioni del ministero della salute, e dagli studi scientifici,  è sufficiente solo l’anamnesi della paziente, sia a livello personale che familiare, soprattutto nella linea materna – spiega il noto medico -. Nel caso emergano precedenti di patologie, quali, ad esempio, trombosi e embolie, allora si prescrivono esami specifici. Se mi si presenta una paziente fumatrice, o obesa, è mio dovere sconsigliarla dall’assumere anticoncezionali”

“Mi stupisco  – aggiunge – che il ginecologo che ha visitato la ragazza l’abbia indirizzata al medico curante, chiedendo esami e prescrizione del farmaco progestinico, quando avrebbe potuto farlo lo stesso specialista. Poteva, in altre parole, risolvere in autonomia. La pillola anticoncezionale, inoltre, salvo rari casi medici, non è mutuabile, la maggior parte è a pagamento, quindi non necessita di ricetta rossa”.

La pillola precisa il dottor Cima, da sempre obiettore, che nella sua lunga carriera non ha mai eseguito una Ivg, interruzione volontaria di gravidanza – non rientra nell’obiezione di coscienza, la legge 194 è chiara. La si dà, oltre che per motivi sanitari, per prevenire una gravidanza: non si parla di donne gravide, ma di donne che vogliono evitare una gravidanza. Io stesso ne ho prescritte, e ne prescrivo ancora. La pillola anticoncezionale, è bene ricordarlo, non fa abortire: impedisce semplicemente l’ovulazione”-

“Certo, ogni medico ha la sua coscienza, ma che questa impedisca di prescrivere la pillola mi sembra una giustificazione “tirata per i capelli” – conclude -. Quanto al giuramento di Ippocrate parla di salvaguardia psicofisica del paziente. L’etica non rientra nell’ambito legislativo, siamo in uno stato di diritto, non etico”.

 

 

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