Le fanno prostituire in cambio di vitto e alloggio: maitresse e compagno in manette

Lei ai domiciliari, lui in carcere: la casa di appuntamenti è stata sequestrata
I carabinieri di Quarrata hanno portato a termine una mirata attività d’indagine, culminata con l’arresto in flagranza di reato di una cittadina cinese ed il fermo di un uomo, anch’egli cittadino cinese, per i reati di sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione.
L’indagine trae origine da una specifica attività dei militari volta all’individuazione e alla localizzazione di luoghi adibiti all’esercizio delle attività di prostituzione da parte di cittadine straniere sul territorio, anche mediante l’analisi relativa alla pubblicazione di annunci su siti per incontri a pagamento, accompagnatrici ed escort.
I militari, nello specifico, hanno constatato che gli annunci riguardanti le ragazze, tutte di origine cinese, erano stati in realtà inseriti da una donna, loro connazionale, che gestiva direttamente le
utenze telefoniche e le mail di contatto con i siti d’inserzione, riscuotendo i pagamenti dei clienti in
cambio di vitto e alloggio.
Le successive indagini, dirette dalla procura della Repubblica di Pistoia, sono proseguite attraverso l’escussione di alcuni clienti ed il sequestro dei telefoni in uso alla donna, consentendo di accertare anche il diretto coinvolgimento di un uomo, suo connazionale, nell’illecita condotta di sfruttamento della prostituzione.
L’uomo, infatti, oltre a monitorare gli appuntamenti delle donne con l’utilizzo di un impianto di videosorveglianza installato nell’appartamento utilizzato per gli incontri, si appropriava dei compensi corrisposti per le prestazioni.
Conseguentemente, su richiesta della procura della Repubblica, il gip del tribunale di Pistoia ha emesso ordinanza per l’applicazione della misura degli arresti domiciliari nei confronti della donna arrestata in flagranza di reato e ordinanza di custodia cautelare in carcere per l’uomo fermato, sussistendo il fondato pericolo di fuga dello stesso.
Infine, l’immobile adibito a “casa di appuntamenti” è stato sottoposto a sequestro così come il denaro contante, i telefoni cellulari e altro materiale rinvenuto in loco e ritenuto di interesse
probatorio.