Pedopornografia |
Cronaca
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Aveva 200mila file a contenuto pedopornografico, collezionati e catalogati con maniacale: arrestato dalla polizia postale di Firenze

2 novembre 2022 | 13:00
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Aveva 200mila file a contenuto pedopornografico, collezionati e catalogati con maniacale: arrestato dalla polizia postale di Firenze

Trovati anche software che garantiscono la navigazione anonima sul dark web

E’ finito in manette, arrestato dalla polizia postale. un 61enne statunitense, colto nella flagranza del reato di detenzione di un ingente quantitativo di materiale pedopornografico, realizzato mediante lo sfruttamento di minori di 18 anni.

Sulla base di una segnalazione avuta dalla Polpostale di Firenze, in contatto con il collaterale statunitense, negli scorsi mesi il Cosc Toscana aveva avviato le ricerche dell’uomo, sospettato di essere in possesso di un hard disk contenente numerosi file con immagini e video di carattere pedopornografico.

Secondo le informazioni disponibili, l’arrestato si trovava in provincia di Firenze, ospite di amici conosciuti anni prima nell’ambito di una comunità buddhista. Nel pomeriggio di venerdì della scorsa settiman, all’esito di mirati servizi di osservazione, l’indagato è stato rintracciato nella Val d’Elsa, in una zona periferica di campagna. L’uomo ha da subito ammesso di detenere illecitamente materiale pedopornografico, precisando di aver già scontato negli Usa una condanna a undici anni di detenzione per reati dello stesso tipo.

Già attraverso le prime verifiche effettuate sul posto dagli operatori della Polizia postale e delle comunicazioni del capoluogo fiorentino è stato possibile accertare la presenza di foto e video in cui compaiono minori, orientativamente tra gli otto e i quattordici anni, coinvolti nel compimento di atti sessuali o ritratti in posizioni sessualmente esplicite.

Le attività di perquisizione informatica, proseguite fino alla tarda serata del 28 ottobre, hanno portato alla luce circa duecentomila file a contenuto pedopornografico, collezionati e catalogati con maniacale precisione nel corso degli anni da parte dell’indagato e hanno consentito di documentare interazioni anche molto recenti col materiale in questione.

Sui dispositivi in sequestro sono stati trovati anche software che garantiscono la navigazione anonima sul dark web. In considerazione dell’estrema gravità dell’illecito e della pericolosità dell’indagato, l’uomo è finito in carcere a Sollicciano.