Palazzina esplosa, conclusi i primi accertamenti di tecnici e investigatori

Una relazione sarà trasmessa alla procura che nominerà un proprio consulente. L'area sarà posta sotto sequestro. Trovati morti altri due animali domestici

Un relazione tecnica dettagliata, in cui si ricostruiscano i possibili scenari e gli accertamenti svolti – e che saranno conclusi nella giornata di oggi (29 ottobre) – sarà trasmessa alla procura a stretto giro dagli ispettori di vigili del fuoco e polizia che dal tragico pomeriggio di giovedì scorso (27 ottobre) sono al lavoro tra le macerie della palazzina esplosa sulla via per Camaiore a Torre. Un dramma in cui hanno perso la vita l’ex sindacalista e dipendente in pensione della Mover di Viareggio, Luca Franceschi, di 69 anni, e la compagna, Luydmyla Perets, di 44 anni, e in cui è rimasta gravemente ustionata Debora Pierini, 26 anni, ricoverata al centro grandi ustionati di Cisanello.

Gli accertamenti e le indagini non finiranno chiaramente qui. Il pm nominerà a breve un proprio consulente, mentre si stanno vagliando già i primi elementi raccolti, compresi foto e video fatti nei primissimi momenti dopo la violenta esplosione.

Le attenzioni si stanno concentrando su una bombola gpl, che era a servizio del piano cottura di uno dei due appartamenti di cui era composta la bifamiliare, abitato da Debora Pierini e dal marito. E’ stata trovata integra, sebbene compromessa dal cedimento del locale dove era collocata, sul retro dell’edificio. Potrebbe essere partita da lì la fuga di gas che potrebbe essere alla base dell’esplosione. Gli accertamenti fatti in questo frangente, quelli relativi agli impianti a gas metano dell’altra unità abitativa, insieme alla stufa a legna e ad uno scaldabagno elettrico, insieme agli elementi raccolti sul posto finiranno nella relazione al sostituto procuratore Antonio Mariotti, che ha aperto un fascicolo per omicidio colpo e per il crollo della palazzina, al momento a carico di ignoti.

Intanto, i vigili del fuoco hanno continuato a scavare tra le macerie anche oggi, in leggero ritardo ma solo per motivi legati a problemi tecnici nei mezzi utilizzati, rispetto a quanto inizialmente preventivato. L’obiettivo era scongiurare l’ipotesi – remota a dire il vero in partenza – che potessero esserci altre persone sotto i detriti della palazzina. Nelle ricerche sono stati trovati morti altri due animali domestici. Si tratta purtroppo di un bassotto che faceva parte dell’allevamento di Debora e Davide e di un gatto della famiglia Franceschi.

Intanto, già martedì (2 novembre) sarà affidato al medico legale Stefano Pierotti l’incarico di effettuare le autopsie sulle salme della coppia rimasta uccisa nell’esplosione. Gli accertamenti medico legali potrebbero fornire elementi decisivi a chiarire il quadro complessivo.

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