Il Dna svela il mistero: il corpo ritrovato a La Spezia è del 20enne tedesco disperso a Marina di Massa

Oggi la risposta dell’esame: è Jasper Andres Ariel
Ha finalmente un nome il corpo senza vita ritrovato al largo del golfo di La Spezia lo scorso 2 ottobre, avvistato da un diportista e recuperato dalle vedette della guardia costiera. Impossibile identificare il cadavere, saponificato e straziato, tanto che la procura ligure aveva disposto l’esame del Dna, affidando l’incarico alla anatomopatologa forense di Pisa Anna Rocchi e al medico legale Susanna Gamba.
E’ arrivata oggi, 18 ottobre, la risposta: si tratta, come presunto fin dall’inizio, di Jasper Andres Ariel, il giovane turista tedesco, solo 20enne, scomparso all’alba del 27 settembre dopo un tuffo dal pontile di Marina di Massa, e cercato per giorni, invano, con mezzi navali e aerei della capitaneria di porto, dei vigili del fuoco e della guardia di finanza.
Un’indagine, quella che ha portato al riconoscimento, curata dal capitano di corvetta Silvestro D’Addario, capo servizio operativo della guardia costiera di La Spezia, che ha seguito i rapporti con la procura, e dal capitano di fregata Paolo Margadonna, comandante in seconda della capitaneria di porto di Marina di Carrara, che ha invece seguito i rapporti con la famiglia del giovane, a Monaco, e con l’ambasciata.
Fine del mistero, quindi, giallo risolto, e finalmente al 20enne tedesco potrà essere data una degna sepoltura. Si attende solo il nulla osta, previsto nelle prossime ore, per la restituzione della salma alla famiglia.