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Cronaca
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Obbligava le ragazze a prostituirsi, condannato in Romania era latitante ad Arezzo: catturato

13 ottobre 2022 | 19:15
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Obbligava le ragazze a prostituirsi, condannato in Romania era latitante ad Arezzo: catturato

L’uomo è finito a Sollicciano con tre donne

Era ricercato da tempo, per una condanna a oltre 9 anni di carcere con accuse pesantissime, tra cui la tratta di esseri umani.

Secondo gli inquirenti di Bucarest,  l’uomo, un 41enne latitante. avrebbe fatto arrivare ragazze rumene in Germania dove sarebbero state costrette a prostituirsi.

La sua latitanza è finita ad Arezzo, per mano dei carabinieri che lo hanno catturato insieme a tre donne. Tutti erano destinatari di mandati di arresto europei e provvedimenti emessi dalla Corte di appello penale di Bucarest, per i reati di corruzione in atti giudiziari, tratta di esseri umani e riciclaggio.

I militari dell’Arma, con la collaborazione del Servizio di Cooperazione Internazionale di Polizia di Roma, erano infatti venuti a conoscenza della probabile presenza dell’uomo ad Arezzo.

Localizzato in un appartamento nel centro storico, i carabinieri hanno fatto irruzione all’interno dell’immobile con una 32enne, una 39enne ed una 61enne che, dal successivo controllo alla Banca Dati, sono risultate anch’esse ricercate dalle autorità romene, in quanto devono espiare pene rispettivamente di 4 anni e 11 mesi, 5 anni e 5 mesi e 5 anni di reclusione.

L’uomo ha provato a nascondersi dietro ad una porta ma è stato scoperto.

Gli arrestati – spiegano i militari dell’Arma con una nota – facevano arrivare tramite varie rotte donne dalla Romania in Germania, costringendole poi con minacce sia fisiche che psicologiche, a prostituirsi. L’uomo ricercato dalle autorità romene inoltre sarebbe stato solito accompagnare le giovani nei vari locali sempre dove si sarebbero dovute prostituire, traendone lauti profitti. Le tre donne catturate lo avrebbero agevolato nella gestione delle ragazze. Relativamente al reato di riciclaggio contestato, questo si sarebbe circostanziato attraverso rimesse in danaro in numerose transazioni, per svariate migliaia di euro.

Tutti gli arrestati, dopo le varie formalità di rito, sono stati condotti al carcere di Sollicciano.