Bancarotta, 5 arresti della guardia di finanza: c’è anche Niccolò Donzelli, fratello del deputato FdI

Coinvolto in un’inchiesta della procura di Firenze
C’è anche Niccolò Donzelli, il fratello di Giovanni, parlamentare di Fdi e responsabile organizzazione del partito, tra le persone arrestate nell’inchiesta della procura di Firenze su alcune presunte bancarotte fraudolente. Niccolò Donzelli è stato coinvolto come presidente del cda di Antiche tipografie e di Aria adversiting, due società finite al centro degli accertamenti condotti dalla guardia di finanza. In tutto sono undici gli indagati.
Cinque le persone arrestate, di cui due in carcere e tre ai domiciliari e misure interdittive -tra cui il divieto di esercizio della professione di commercialista, di avvocato, di ricoprire uffici direttivi e di controllo di persone giuridiche, per altri sette indagati nell’ambito di un inchiesta condotta dalla guardia di finanza di Firenze e coordinata dalla procura del capoluogo su più ipotesi di bancarotta fraudolenta.
Secondo quanto spiegato dagli inquirenti, prestanome e alcuni professionisti avrebbero formato una vera e propria “squadra di intervento per ‘l’ultimo miglio”, prima della dichiarazione di fallimento, non già per individuare soluzioni legittimamente meno dannose per la società avviata alla procedura concorsuale (e per l’imprenditore),. bensì per nascondere le distrazioni, occultare il dissesto, compiere ulteriori atti distrattivi”. “A fronte di guadagni per i soggetti coinvolti”, ovvero “amministratori di società, prestanome, professionisti” sono derivati danni per i creditori e l’erario. Gli accertamenti, spiega una nota, hanno riguardato le procedure fallimentari relative a Antiche tipografie srl già Artigraf Toccafondi, Aria Advertising, Paint srl già Grifoni Vittorio, Gardner & co srl, I pioppi srl già Pescale spa.
“Voglio bene a mio fratello. L’amore fraterno è l’unica cosa che unisce me a questa vicenda. Confido nella sua innocenza e ho piena fiducia nella Giustizia italiana. Se qualcuno vuole strumentalmente legare il procedimento giudiziario a me perde tempo. È noto che non c’è mai stato alcun legame tra l’attività imprenditoriale di mio fratello e la mia attività politica. Niccolò non ha nemmeno mai partecipato ad alcun evento di Fratelli d’Italia, avendo anche, come tutta la mia famiglia, un orientamento politico diverso dal mio”. Ha afferma il deputato di Fratelli d’Italia, Giovanni Donzelli.
Niccolò Donzelli, a cui sono stati sequestrati 171 mila euro, si trova ora nel carcere fiorentino di Sollicciano. Donzelli è coinvolto in quanto presidente del consiglio di amministrazione di due società fallite, Antiche Tipografie e Aria Advertising. Secondo quanto ricostruito dalle Fiamme Gialle, gli indagati avevano creato una “squadra di intervento per l’ultimo miglio”. In sostanza, prima della dichiarazione di fallimento, anziché “individuare soluzioni legittimamente meno dannose per la società avviata alla procedura concorsuale”, si sono impegnati – sostengono – a “nascondere le distrazioni, occultare il dissesto, compiere ulteriori atti distrattivi”, provocando “danni per i creditori e l’erario”. A Niccolò Donzelli sarebbe contestata, secondo le prime indiscrezioni una distrazione patrimoniale a proprio favore. Al contrario del fratello parlamentare, Niccolò Donzelli non ha mai ricoperto incarichi nel partito di Giorgia Meloni, ed anzi viene considerato vicino ad ambienti fiorentini di centrosinistra. Se ne saprà di più nei prossimi giorni.