“Suo figlio ha fatto un incidente, servono 800 euro”: il falso avvocato smascherato dalla domestica di un’anziana

L’uomo è stato bloccato dai carabinieri mentre tentava la fuga
Un 28enne della Campania è finito in manette per mano dei carabinieri di Rovezzano settembre, i Carabinieri della Stazione di Firenze Rovezzano, per truffa e rapina aggravate in abitazione ai danni di un’anziana.
L’uomo avrebbe telefonato alla donna e, qualificandosi come avvocato del figlio, le avrebbe riferito che quest’ultimo aveva cagionato un grave sinistro stradale, investendo un pedonementre guidava la propria auto, sprovvista di assicurazione. Con il pretesto del grave ferimento procurato dal figlio al pedone, l’indagato nel corso della telefonata, avrebbe dunque prospettato all’anziana signora la necessità di versare immediatamente ad un suo collaboratore, che si sarebbe in seguito presentato di persona, ben 800 euro contanti a titolo di risarcimento per il sinistro imprudentemente causato dal figlio che, in alternativa, rischiava la detenzione.
Approfittando della più totale agitazione ingenerata nella vittima, l’indagato avrebbe poi incisivamente rivolto a questa numerose domande, tese a conoscere informazioni circa i suoi conti correnti e l’attuale posizione finanziaria, non mancando di evidenziare più volte che il denaro contante richiesto era necessario a scagionare l’imprudente figlio. In preda all’ansia, la donna avrebbe risposto di non avere una simile somma contante in casa e l’indagato, spazientito, l’avrebbe esortata a descrivere dettagliatamente e a raccogliere tutti i preziosi custoditi in casa, al fine di soddisfare le presunte richieste risarcitorie.
In seguito alla telefonata, l’indagato si sarebbe poi personalmente presentato per riscuotere quanto pattuito, come collaboratore del sedicente avvocato, nell’abitazione della vittima, al quarto piano di un edificio condominiale in via del Guarlone. Nella circostanza, i sospetti sulle sue richieste insistenti hanno iniziato ad addensarsi in seguito all’arrivo di una collaboratrice domestica che, ben presto, ha intuito la truffa del giovane, chiamando i carabinieri e sbarrandogli la via di fuga sull’uscio di casa.
L’indagato, smascherato dalla domestica, avrebbe violentemente spinto quest’ultima contro la porta, ferendo anche l’anziana signora che nel frattempo, nonostante i suoi problemi di deambulazione, ha cercato di dare manforte alla propria collaboratrice. Fatte cadere a terra le due donne e procuratasi la fuga, l’indagato è stato prontamente bloccato dai carabinieri nel frattempo sopraggiunti, nell’atto di dileguarsi sulle scale condominiali.
Perquisito, è stato sorpreso in possesso di numerosi smartphone, verosimilmente impiegati per telefonare ad ulteriori vittime, e degli ori di famiglia, che sono stati restituiti all’anziana donna, trovata dai militari scossa e riversa sul pavimento della propria abitazione.
L’arresto è stato convalidato con la misura cautelare in carcere.