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Cronaca
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Conflitto Russia – Ucraina e crimini di guerra, il giudice Monti: “Prevalgono propaganda e controinformazione”

25 settembre 2022 | 12:45
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Conflitto Russia – Ucraina e crimini di guerra, il giudice Monti: “Prevalgono propaganda e controinformazione”

L’ex toga, gip e gup a Firenze e pm a Milano: “Le sanzioni storicamente sono sempre state un fallimento”

Russia – Ucraina, siamo ormai a sette mesi di guerra, iniziata il 24 febbraio, e gli accordi di pace, al momento, sembrano lontani.

Mentre nel Donbass sono aperte le urne, per il referendum per l’annessione alla Federazione Russa – esiti che, a quanto pare, in Occidente non verranno mai accolti – gli investigatori della commissione di inchiesta dell’Onu parlano di crimini di guerra commessi dai soldati russi anche contro bambini, “stuprati, torturati e confinati illegamente”. Le vittime di violenza sessuale sarebbero sia minori, dai 4 anni, sia anziani fino a 82. Oltre a bombardamenti su civili.

david monti

Su questo, ed altro, la redazione di Toscana in Diretta ha parlato con il dottor David Monti, noto magistrato, ormai ex toga dopo 35 anni di onorato servizio che per anni ha svolto il suo ruolo di gip e gup al tribunale di Firenze, ed è stato sostituto procuratore della Repubblica a Milano.

Vladimir Putin è un criminale di guerra, e va processato,dicitur. Sono due gli organismi di giustizia internazionali: il tribunale penale internazionale e la corte penale internazionale. Quali sono le differenze e come funzionano? 

Il tribunale penale internazionale era un organo giurisdizionale ad hoc istituito dall’Onu per perseguire specifici crimini di guerra e genocidio come nel caso della guerra nella ex Jugoslavia e nel Ruanda prima della piena operatività della corte penale internazionale. La corte penale internazionale non dipende dall’Onu e giudica in autonomia crimini di guerra di genocidio e di aggressione qualora non sia attiva la giurisdizione di singoli Stati”.

Per lo “zar” una sua collega, ex magistrato, la dottoressa Carla Del Ponte, ha proposto l’arresto per crimini contro l’umanità. Lei cosa ne pensa? Ritiene difficile, se non addirittura impossibile, poterlo arrestare?

Dubito che il presidente della Federazione Russa possa essere considerato anche giuridicamente un criminale di guerra, così come non fu tale, ad esempio, George Bush per l’ invasione dell’Iraq . Non credo possa essere destinatario di provvedimenti di cattura. La Russia al pari degli Usa non aderisce allo statuto della corte penale internazionale così come, mi sembra,  non vi aderisce anche l’Ucraina .Vi è quindi un difetto di giurisdizione della corte su questi Stati anche se si tratta di tema dibattuto”.

Il giudice incaricato di seguire il fascicolo sulle accuse di crimini di guerra commessi dai militari russi in Ucraina è un magistrato italiano, anche professore di diritto internazionale penale alla Luiss, il dottor Rosario Aitala, in forza proprio alla Corte penale internazionale dell’Aja. A lui, insomma, il compito di decidere su Vladimir Putin. Le indagini, secondo lei, come si evolveranno?

“Ovviamente mi auguro che il giudice Aitala possa svolgere bene il suo compito e soprattutto che abbia la piena autonomia per farlo”.

Anche il governo russo, oltre a Putin personalmente, oppure i generali delle sue forze armate, potranno essere chiamati a rispondere dei crimini e dover, in caso di condanna, essere loro imposto un risarcimento per i danni causati dal conflitto? 

Gli ufficiali delle forze armate russe sono nella stessa posizione del loro presidente così come ufficiali di forze armate statunitensi per quanto detto”.

La Russia rimanda al mittente tutte le accuse mosse, ritenendole false e addebitandole agli ucraini. “La prima vittima in guerra è la verità”, sosteneva Eschilo. La sua opinione? Anche in merito ai fatti di Bucha, che secondo la versione russa, in merito alle immagini, sono un’altra provocazione.

“Non ho sufficienti dati di fatto certi per esprimere un giudizio. Rammento che Amnesty International ha rilasciato report anche su crimini di guerra compiuti da appartenenti alle forze armate ucraine, per me è prematuro esprimere un giudizio a guerra in corso perché prevale la propaganda di guerra e la informazione e controinformazione di guerra che influenza il flusso di notizie anche nel nostro Paese”.

La guerra in quelle zone non è recente, si combatte ormai da oltre 8 lunghi anni. Come mai l’Occidente ha “dimenticato” il Donbass e come mai le diplomazie mondiali, di solito solertissime per conflitti di minor entità , in questo caso si sono “addormentate” e anziché inviare ambasciatori di pace inviano armi?

“Si tratta di una grave colpa di paesi europei come la Francia e la Germania che erano garanti della piena attuazione degli accordi di Minsk 1 e 2 e che per anni nulla hanno fatto in presenza della loro aperta violazione e dell’ aggressione al Donbass. Perché? Mi sembra evidente che hanno prevalso interessi di specifici settori politici e militari statunitensi sull’ Ucraina . Occorreva lungimiranza politica e strategica dell’ Europa ed anche considerazione dei moniti provenienti dalla Federazione Russa del tutto ignorati per anni”.

Rapporto Italia – Nato – Europa – Russia ; secondo lei c’è un ragionevole equilibrio anche a livello diplomatico o in questa crisi ci ha scavalcato anche la Turchia?

I paesi europei si sono coinvolti da subito e totalmente nel conflitto come è evidente. La storia giudicherà questa scelta che secondo la mia opinione era ed è sbagliata nella sua genesi e nei suoi successivi sviluppi. Si deve assolutamente invertire il destino di questa scelta che se perseguita così come è stato sinora da scelta errata può trasformarsi in scelta tragica”.

Cosa ne pensa delle sanzioni inflitte alla Russia, sono servite o hanno aggravato le situazioni economiche degli italiani, dal caro bollette alla spesa alimentare?

Le sanzioni storicamente sono state sempre un fallimento. L’effetto boomerang sull’Europa è sotto gli occhi di tutti. Mi sembra urgente ragionare sul che fare perché la peculiarità della guerra sta nel considerare ad un certo punto non tanto le colpe ma come farla cessare. In questo senso ritengo che la revoca totale o parziale delle sanzioni sia un serio strumento di trattativa con la Federazione Russa. Ci vogliono però uomini di buona volontà che non possono solo stare in Turchia”.

Dall’Italia sono partiti numerosi mercenari, sia nelle file delle milizie filo russe sia per combattere con gli ucraini. Arruolarsi in un esercito straniero per la legge italiana…

L’articolo 244 del codice penale italiano punisce chi effettua arruolamenti senza il consenso del governo o compie atti ostili verso uno Stato estero se si espone l’Italia a pericolo di guerra”.