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Morì sulla Bretella, vittima una bimba di Prato: condannati per omicidio colposo due automobilisti

14 settembre 2022 | 18:45
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Morì sulla Bretella, vittima una bimba di Prato: condannati per omicidio colposo due automobilisti

Un imputato è stato condannato a 4 anni e l’altro a 2

Due condanne per la morte della bimba pratese di soli 9 anni, Linda Pastacaldi, vittima di un tragico incidente avvenuto nel luglio 2017 sulla bretella Viareggio-Lucca.

Il tribunale di Lucca, oggi, 14 settembre, ha condannato i due imputati accusati di omicidio colposo: 4 anni per Manolo Campioni, residente nella provincia di Pistoia, che era alla guida dell’auto che prese in pieno quella guidata dalla mamma della piccola, e  due, con la condizionale, per Antonio Nesta, conducente dell’auto ferma lungo il raccordo autostradale che non ha corsia di emergenza.

Ai genitori della bimba Maurizio Pastacaldi, campione di pesca e conduttore di trasmissioni televisive, e Veronica Ceri, che si erano costituiti parte civile, è stata riconosciuta una provvisionale, il cui ammontare è da stabilire in altra sede.

Il dramma si  consumò nel pomeriggio del sabato 15 luglio di 5 anni fa.. La bambina, Linda Pastacaldi, figlia di Maurizio Pastacaldi era morta nella serata, intorno alle 22,15, poche ore dopo l’incidente all’ospedale di Cisanello di Pisa,dove era stata trasportata in condizioni gravissime dall’elisoccorso Pegaso, atterrato d’urgenza sul viadotto della Bretella. La madre 42 anni, Veronica Ceri, residente a Prato ma originaria di Firenze, invece era stata trasportata con l’ambulanza all’ospedale San Luca di Lucca.

Sul posto, per i rilievi, erano intervenute le pattuglie della Polstrada della sottosezione di Viareggio, per i rilievi.  La Mini Cooper condotta dalla mamma della piccola, era stata travolta da una Renault Kangoo. Ad avere la peggio è stata la minore, che era andata in arresto cardiaco per le lesioni riportate nell’incidente. L’auto su cui viaggiavano la donna e la bimba avrebbe sterzato per evitare un altro veicolo che poco prima era stato costretto a fermarsi lungo la Bretella per un’avaria, dopo aver urtato il guardrail esterno. Al momento dell’impatto, sulla vettura ferma non c’erano persone e la macchina era in sosta, segnalata da un triangolo e dalle quattro frecce, come aveva riscontrato la polizia stradale.

La donna al volante della Mini, quando aveva visto che la sua corsia era occupata, aveva provato a frenare fino quasi ad arrestare il proprio veicolo, ma lo spazio non era stato sufficiente, quindi si era spostata sull’altra corsia per evitare l’impatto, ma in quel momento stava sopraggiungendo il furgoncino, un Kangoo, che non era riuscito a fermarsi e aveva colpito la Mini mandandola a sbattere contro i guard rail centrali.