Balenottera trovata morta: la carcassa recuperata da capitaneria di porto e vigili del fuoco






Disposti accertamenti per capire le cause del decesso
Balenottera spiaggiata a Quercianella.
Nella giornata di ieri, 12 settembre, sono pervenute alla sala operativa della Capitaneria di Porto di Livorno numerose segnalazioni di cittadini e diportisti che avevano avvistato la carcassa di un grosso cetaceo (di circa 15 metri) alla deriva lungo la costa.
Il primo avvistamento era avvenuto il giorno prima da parte della nave Moby Vincent, in navigazione a circa otto miglia dall’imboccatura del porto di Livorno.
Il corpo dell’animale, che soprattutto per le dimensioni, appare essere riconducibile ad una balenottera comune (malgrado l’avanzato stato di decomposizione non ne agevoli il riconoscimento), è stato notato in mattinata in prossimità della costa all’altezza di un noto ristorante lungo il Romito e nel tardo pomeriggio a soli due-trecento metri da riva nella zona antistante il molo di Quercianella, mentre continuava ad essere trasportato dalle correnti verso sud.
La sala operativa della capitaneria di porto labronica ha quindi disposto l’uscita della motovedetta Cp2089 e di un mezzo dei vigili del fuoco per cercare di recuperarla, ma intorno alle ore 19.30 la carcassa dell’animale si è spiaggiata tra le località di Chioma e Quercianella.
Il personale della guardia costiera, presente anche da terra, unitamente ai subacquei dei vigili del fuoco hanno effettuato una prima ispezione dell’animale ma, visto il cattivo stato della carcassa, hanno constatato l’impossibilità di eseguire operazioni di traino via mare, anche a causa del buio ormai incombente.
E pertanto deciso di sospendere le attività di recupero del corpo del grosso animale per riprenderle nella mattinata di oggi quando è stata trovata una soluzione tecnica che ha consentito il
disincaglio della carcassa dagli scogli.
Complicate le operazioni dei vigili del fuoco e della guardia costiera che con non poche difficoltà ed elevata perizia marinaresca sono riusciti ad imbracare la carcassa allontanandola dagli scogli grazie anche all’impiego di un battello altamente performante.
Attivati anche i contatti con l’ufficio ambiente del Comune di Livorno per concertare le modalità di smaltimento e con gli enti di studio e di ricerca interessati (Osservatorio Toscano per la Biodiversità – Arpat – Thetis – Università) per eventuali valutazioni di interesse scientifico e per approfondimenti sulle cause del decesso del grosso
cetaceo.
A tal proposito il Comune di Livorno ha convocato un tavolo tecnico per domattina, 14 settembre, alle 8,30 in cui verranno decise le più corrette modalità di rimozione e smaltimento della carcassa.