Accoltella la moglie davanti ai figli: immobilizzato col taser e portato in carcere

E’ accaduto questa notte a Cecina
Arrestato in flagranza di reato cittadino marocchino di 43 anni, con permesso di soggiorno di lungo periodo e portato in carcere a Livorno.
Nella notte appena trascorsa il personale della squadra volante del commissariato di Cecina ha operato l’arresto di un cittadino marocchino, regolare sul territorio, che si è reso responsabile di minaccia aggravata e maltrattamenti in famiglia in danno della moglie convivente e dei tre figli, anch’essi di origine marocchine.
Gli agenti del commissariato , a seguito di alcune chiamate al 112 da parte di alcuni vicini di casa del nucleo familiare che hanno sentito le urla della lite in corso tra i coniugi, hanno raggiunto velocemente l’abitazione in località Castagneto Carducci, frazione di Donoratico, mentre peraltro era arrivata una nuova chiamata alla linea di emergenza, poiché la giovane donna si era rifugiata dalla propria vicina di pianerottolo insieme ai tre figli minori in quanto il marito l’aveva aggredita ,percossa e minacciata con un coltello innanzi ai tre piccoli, riportando una ferita alla gamba con fuoriuscita di sangue.
Giunti sul posto, avendo sospetto che l’uomo fosse ancora in possesso del coltello con cui avrebbe minacciato la moglie, gli agenti hanno intimato all’uomo di liberarsi di qualsiasi tipo di arma avesse con sé; dato che lo stesso non collaborava, anche perché in evidente stato di alterazione da abuso di sostanze alcoliche, gli operatori hanno deciso di rilasciare una scarica di avvertimento Arc dall’arma ad impulsi elettrici Taser, a seguito della quale il cittadino marocchino si è sdraiato a terra ed ha consentito agli agenti di effettuare la perquisizione personale alla ricerca di armi che si è conclusa con esito negativo.
Gli agenti hanno contattato la centrale operativa del 118 affinchè potesse prestare le prime cure alla donna che risultava ferita e controllare le condizioni dei tre bambini che apparivano visibilmente spaventati . Sono stati gli stessi bambini a richiedere che il padre venisse allontanato da casa, tanto era il timore che avevano per sé stessi e per la propria mamma, la quale senza indugio ha reso denuncia contro l’uomo riferendo di una situazione che ormai andava avanti da anni. L’uomo la costringeva a restare in casa, picchiandola anche di fronte ai figli, per motivi di gelosia – specie quando tornava a casa ubriaco – costringendola a ristrettezze e senza occuparsi del benessere dei propri figli, che altresì maltrattava. In questo stato di angoscia, preoccupazione e sottomissione, la donna non aveva mai trovato il coraggio di denunciare il coniuge.
L’uomo è stato dunque tratto in arresto e portato alle Sughere, a disposizione della procura della Repubblica.