Reti fantasma recuperate dai fondali all’Elba: pericolo per pesci e navigazione



Il materiale verrà smaltito da una ditta specializzata
Reti fantasma recuperate dai fondali di Marciana Marina
Operazione di pulizia dei fondali marini negli specchi acquei antistanti il Comune di Marciana Marina, oggi, 5 agosto, eseguita dal personale della guardia costiera.
Si tratta di attrezzature da pesca abbandonate, perse o dismesse che, nella maggior parte dei casi, rimanendo impigliate sui fondali marini, costituiscono una minaccia per la vita dei pesci e la integrità stessa dell’ecosistema mare. Sebbene abbandonate, infatti, continuano per un tempo indefinito ad intrappolare accidentalmente i pesci e gli altri organismi marini che popolano i fondali, con un impatto negativo sull’ambiente, oltre ad essere un serio pericolo per la sicurezza della navigazione e delle attività marittime in genere.
L’operazione di stamani ha consentito il recupero di circa 3 miglia marine di palangari abbandonati, 120 metri tra reti da pesca di tipo tremaglio e cime varie, per un peso di circa 1 quintale, negli specchi acquei antistanti “Punta del Nasuto e Punta della Madonna” sul versante nord isola d’Elba.
L’intervento è stato eseguito dai volontari del Centro Subacqueo di Marciana Marina, coadiuvati dalla guardia costiera di Marciana Marina che ha assicurato la cornice di sicurezza alle attività di recupero grazie all’utilizzo di due battelli pneumatici.
La bonifica, resa più complessa a causa dell’insabbiamento delle reti e della scarsa visibilità del fondale, ha comunque avuto un buon esito; alle operazione hanno altresì partecipato anche alcuni pescherecci locali, utili allo scopo per lo sbarco in porto delle attrezzature recuperate.
Tutto il materiale verrà sottoposto a smaltimento tramite una ditta specializzata individuata dalla Civica amministrazione di Marciana Marina.