Furti in appartamenti, ricettazione e armi: tre in carcere a Massa

Diverse le denunce dei derubati che hanno permesso l’indagine della squadra mobile
Sono stati condannati dal tribunale di Massa con pene cha vanno dai dieci mesi a quattro anni e mesi otto di carcere, tre cittadini di origine sinti, domiciliati a Massa ma nati in Lombardia, i quali erano stati già precedentemente arrestati nel corso di un’indagine condotta dalla squadra mobile della questura apuana, diretta dal dottor Antonio Corcione.
Oggi, 2 agosto, nell’ambito dell’operazione Mousetrap i tre sono finiti in carcere, in esecuzione della misura cautelare
I tre, poco più che trentenni, si erano resi responsabili di diversi reati, che andavano dai furti aggravati in abitazione, alla ricettazione e detenzione abusiva di armi. L’indagine, condotta dalla polizia di Stato di Massa, aveva ricostruito, attraverso il paziente lavoro di raccolta dati, anche con l’aiuto del reparto della polizia scientifica della Questura, le attività criminali del gruppo.
Diverse le denunce delle persone derubate che avevano permesso agli investigatori di riconoscere un ‘modus operandi.
Nel corso degli arresti erano scattate anche alcune perquisizioni avvenute in accampamenti di altre regioni italiane che hanno consentito il ritrovamento di parte delle cose che erano state rubate. Durante le operazioni, la Squadra Mobile aveva recuperato anche diverse armi da fuoco, pronte all’uso, che erano state asportate ai malcapitati durante i furti.