Sicurezza sul lavoro: l’Asl sospende l’attività di 4 aziende



Bezzini: “Sempre maggior impegno nel contrasto degli infortuni e massima attenzione della Regione e dell’assessorato al diritto alla salute”
L’azienda sanitaria sospende l’attività di quattro aziende: due nel corso di ispezioni programmate di vigilanza e controllo in agricoltura e due nel tessile, di cui una a seguito di intervento per infortunio sul lavoro.
L’infortunio, per il quale le indagini sono ancora in corso, si è verificato alla fine della scorsa settimana in una filatura a cardato.
Questo settore, da sempre uno dei più pericolosi del comparto tessile, è oggetto di una campagna di vigilanza da parte della Asl Toscana centro attività intensificata a partire dall’anno scorso, insieme al controllo sulle orditure e su altre aziende tessili a rischio infortunistico.
Dai sopralluoghi effettuati sinora, emerge spesso, il non funzionamento dei blocchi di sicurezza, che denota una carente vigilanza da parte del datore di lavoro e dei preposti o in alcuni casi persino una elusione volontaria.
Per questo motivo sono state effettuate due sospensioni, come previsto dalla recente oegge 215/2021 che modificando l’articolo 14 del decreto legislativo 81/08 (Testo Unico delle norme sulla sicurezza del lavoro) impone alla Asl e all’Ispettorato del Lavoro di sospendere l’attività delle aziende nel caso vengano riscontrate gravi violazioni.
“La nuova legge 215/2021 richiama alla necessità di un sempre maggiore impegno nel contrasto degli infortuni sul lavoro – fa sapere l’assessoreregionale Simone Bezzini – e l’attenzione è massima da parte della Regione e dell’assessorato al diritto alla salute e sanità. Ringrazio il servizio Pisll dell’Asl Toscana Centro che, anche grazie al progetto Piano Lavoro Sicuro, da tempo effettua una vigilanza mirata, a partire dal comparto del tessile ma non solo, ed ha iniziato a mettere in pratica anche le nuove disposizioni in merito alla sospensione dell’attività. Con il nuovo Piano Regionale di Prevenzione 2020-2025 stanno prendendo avvio ulteriori progetti mirati su tutto il territorio regionale su i maggiori comparti a rischio infortuni, quali l’edilizia, l’agricoltura, i trasporti e la logistica, in una logica di condivisione delle azioni e degli obiettivi nell’ambito del Comitato Regionale sulla Sicurezza sul Lavoro e in collaborazione con le istituzioni e le parti sociali, sindacali e datoriali, nella convinzione che la sinergia con tutti i soggetti interessati sia uno dei cardini per una prevenzione efficace da infortuni e malattie professionali”.
L’elenco della casistica è riportato nell’allegato 1 del decreto legislativo 81/08, e riguarda sia i cantieri edili che le aziende. Tra i motivi di sospensione dei cantieri vi sono la mancata protezione contro le cadute dall’alto, mancanza del Pos (Piano Operativo di Sicurezza).
Per quanto riguarda le aziende, le violazioni vanno dalla mancanza del Documento di Valutazione dei Rischi, mancata effettuazione di formazione e addestramento dei lavoratori, assenza del Piano di Emergenza ecc. ad irregolarità gravi dell’impianto elettrico, e, come in questo caso, mancata vigilanza in ordine alla rimozione o la modifica dei dispositivi di sicurezza. Alla sospensione si accompagnano sanzioni amministrative aggiuntive, oltre a quelle previgenti per le violazioni in questione.
Le due sospensioni in agricoltura, eseguite a seguito di interventi congiunti con l’Ispettorato del lavoro, Forestali e Municipale di Prato, hanno riguardato due orti cinesi per mancanza del documento di valutazione del rischio.
I programmi di controllo della Asl interessano vari comparti: dall’edilizia, al tessile, all’agricoltura, oltre naturalmente al Piano Lavoro Sicuro, giunto al settimo anno, che riguarda le aziende a conduzione cinesi.
Nel comprensorio pratese, dall’inizio di quest’anno sono state ispezionate 832 unità locali e 152 cantieri. Sono stati effettuati 335 verbali di prescrizione, 66 verbali di illecito amministrativo, per un totale di 560 violazioni; inoltre sono stati eseguiti 4 sequestri e 4 sospensioni dell’attività imprenditoriale.