Beccato a ritirare da un centro spedizioni due flaconi di Gbl: arrestato

Nato come solvente l’acido gamma-butirrolattone è stato bandito per l’uso come “droga dello stupro”
Con l’accusa di importazione dall’estero ed illecita detenzione di sostanza stupefacente lunedì (27 giugno) la polizia ha arrestato un 60enne originario del mord Europa sorpreso a ritirare un pacco proveniente dall’Olanda con all’interno due flaconi da 250 ml ciascuno di Gbl.
Il Gbl (acido gamma-butirrolattone), in ambito industriale, nascerebbe come solvente, ma in molti paesi, tra i quali l’Italia – che l’ha iscritto tra gli stupefacenti nella Tabella IV del ministero della salute – è stato bandito per l’uso improprio che ne può essere fatto. Come noto, il fatto che la sostanza sia inodore e incolore fa sì che possa essere aggiunta a qualsiasi bevanda, causando a chi la assume una rapida perdita dei freni inibitori, sedazione, dissociazione e talvolta amnesia.
Lunedì mattina, durante un controllo, la sezione antidroga della squadra mobile di Firenze ha fermato l’indagato dopo che aveva appena ritirato il pacco a un centro spedizioni a Sesto Fiorentino. L’uomo ne avrebbe subito ammesso il contenuto di fronte agli agenti: due boccette di solvente per pavimenti ordinate online da un sito estero. Ma le immediate verifiche sulla composizione della sostanza riportate sulle etichette, poi confermate anche attraverso specifiche analisi nei laboratori fiorentini della Polizia Scientifica, non hanno lasciato dubbi agli investigatori: si trattava proprio di un ingente quantitativo di Gbl dal quale sarebbe stato possibile ricavare diverse centinaia di dosi.
Nonostante la potenziale destinazione illecita notoriamente associata all’utilizzo del Gbl, non sono emersi elementi a carico dell’arrestato riconducibili ad eventuali altri reati (oltre all’importazione della sostanza) commessi a seguito di usi impropri della droga su vittime inconsapevoli.
Sulla base degli elementi sinora raccolti il destinatario è stato al momento accompagnato al carcere di Sollicciano a disposizione dell’autorità giudiziaria.
Il procedimento è attualmente pendente in fase di indagini preliminari e l’effettiva responsabilità dell’indagato, oltre alla fondatezza delle ipotesi d’accusa mosse a suo carico, saranno vagliate nel corso dell’eventuale e successivo processo. Non si escludono ulteriori sviluppi investigativi e probatori, anche in favore della persona sottoposta ad indagini.