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Cronaca
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Reddito di cittadinanza, in 50 nei guai: tra i percettori anche persone ai domiciliari

20 giugno 2022 | 14:45
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Reddito di cittadinanza, in 50 nei guai: tra i percettori anche persone ai domiciliari

L’importo complessivo individuato dall’indagine della guardia di finanza è di oltre 400mila euro

Sono 50 le persone individuate dalla guardia di finanza di Pistoia e finite nei guai per aver percepito indebitamente il reddito di cittadinanza, per un importo complessivo pari a 406.553,82 euro.

A seguito di una complessa attività d’indagine, le fiamme gialle pistoiesi hanno denunciato 50 persone.

L’indagine, diretta procura della Repubblica e condotta dai finanzieri di Pistoia, è stata finalizzata ad analizzare la regolarità dell’erogazione del sussidio statale, verificando la regolarità dei requisiti soggettivi dei richiedenti, ed è stata principalmente orientata alla verifica delle informazioni non direttamente riscontrabili, né indirettamente desumibili, dell’ente erogatore se non attraverso un’autodichiarazione del richiedente.

In particolare, i  segnalati hanno omesso di dichiarare, sia in fase di presentazione della domanda sia durante la percezione del beneficio, la circostanza di essere destinatari di misure cautelari ovvero la presenza nel proprio nucleo familiare di un componente sottoposto a misura cautelare.

L’attività di verifica, che ha visto passare al setaccio oltre 3300 posizioni anche con l’ausilio di avanzate tecniche informatiche e di analisi, ha fatto emergere quelle che evidenziavano una sovrapposizione temporale tra misura cautelare e percezione del reddito di cittadinanza.

Tra le posizioni esaminate, hanno avuto particolare risalto quella di un nucleo familiare che, sfruttando alcune criticità nelle procedure anagrafiche dei comuni di nascita e residenza, è riuscito ad ottenere due volte il reddito di cittadinanza, quella di una persona che inducendo in errore il giudice attraverso una falsa dichiarazione ha continuato a percepire il beneficio anche mentre era sottoposto a misure cautelari, quella di un gruppo criminale di persone, accomunate dal fatto di essere destinatarie della medesima ordinanza di custodia cautelare in materia di traffico di stupefacenti, sono risultate in gran parte percepire illegittimamente il reddito di cittadinanza,  quella di due nuclei familiari, per un totale di 7 persone, che hanno percepito, nell’arco di tempo preso in considerazione, quasi 30.000 euro cadauno., quella di una persona sottoposta a misure cautelari per i gravissimi reati connessi allo sfruttamento della prostituzione minorile nonché alla tratta e commercio di schiavi.

L’operazione si inquadra nelle linee strategiche del Corpo nel comparto del contrasto alle frodi nel settore della spesa pubblica previdenziale, in un’ottica di continuo presidio dei cittadini, allo scopo di intercettare e reprimere i fenomeni di percezione indebita dei sussidi statali, tra i quali destinati alle fasce deboli della popolazione.