Danneggia a colpi d’ascia il Cavallino Rampante: daspo urbano per due anni

L’uomo aveva generato il panico tra i presenti
Il questore di Grosseto Antonio Mannoni ha emesso un provvedimento di divieto di accesso alle aree urbane nei confronti di un uomo, per i diversi episodi avvenuti, nel mese di aprile scorso, a Marina di Grosseto.
In più occasioni un uomo, sul lungomare Leopoldo II di Lorena, aveva danneggiato gravemente, rendendolo in parte inservibile, mediante l’utilizzo di un’ascia e di una smerigliatrice angolare, generando una situazione di panico tra le molte persone che transitavano in quel luogo, il monumento del “Cavallino Rampante” di Francesco Baracca, rappresentativo del 4° stormo dell’Aeronautica Militare di Grosseto.
In un’altra occasione, nella giornata dedicata alla Festa della Liberazione, si era presentato sempre presso il lungomare Leopoldo II di Lorena, a Marina di Grosseto, ostentando ed esibendo, un’asta di legno, alta 2 metri circa, alla cui estremità superiore era fissata una svastica in legno di colore rosso, così da far propaganda ad idee fondate sulla discriminazione razziale.
Con il provvedimento di divieto di accesso alle aree urbane che è stato notificato in data odierna, il questore ha disposto per l’uomo, il divieto per 2 anni di accedere e stazionare nelle degli esercizi commerciali per la somministrazione al pubblico di alimenti e bevande, di intrattenimento musicale e danzante, situati sul Lungomare Leopoldo II di Lorena, a Marina di Grosseto. Se non rispetterà il provvedimento di divieto, l’uomo, rischia una condanna da sei mesi a due anni di reclusione oltre ad una multa da un minimo di 8mila ad un massimo di 20mila euro.
Il divieto di accesso alle aree urbane trae origine nel 2017 allorquando sono state introdotte due misure di prevenzione, in materia di sicurezza delle città volte alla tutela della sicurezza di determinati luoghi, e in particolare locali pubblici o aperti al pubblico, ed esercizi pubblici, tali misure di prevenzione sono state poi oggetto di incisive modifiche ad opera del Decreto Legge n. 130 del 2020. Com’è noto, tali ultime novità normative sono intervenute a seguito di un tragico episodio di c.d. “movida violenta”, che ha destato particolare allarme nell’opinione pubblica. Il riferimento è all’omicidio del ventunenne Willy Monteiro Duarte, avvenuto a Colleferro (RM) nella notte del 6 settembre 2020.
I provvedimenti di divieto di accesso alle aree urbane di competenza esclusiva del questore, in quanto autorità provinciale di pubblica sicurezza, sono misure di prevenzione personali, che si prefiggono lo scopo di prevenire il reiterarsi di comportamenti violenti e di particolare allarme sociale.
Dall’inizio dell’anno sono 5 i provvedimenti di divieto di accesso alle aree urbane adottati dal questore, dato questo in forte crescita rispetto allo stesso periodo dell’anno 2021