“Stop alla prostituzione fino a ottobre”: ordinanza del sindaco dopo gli omicidi di Nevila e Camilla

Sanzioni fino a 500 euro
Dopo i due omicidi di Nevila Pjetri e Camilla, per i quali è in carcere il giovane artigiano Daniele Bedini, il sindaco di Sarzana Cristina Ponzanelli ha firmato un’ordinanza per “prevenire e contrastare gravi pericoli cagionati da comportamenti connessi all’esercizio della prostituzione sulla pubblica via”.
Un provvedimento adottato dopo il secondo delitto, avvenuto a distanza di poche ore e di pochi chilometri dal primo, che sarà in vigore per 4 mesi,fino al 10 ottobre,per contrastare il meretricio nel periodo estivo che, si legge nell’atto, “pregiudica oggettivamente e sensibilmente le condizioni di vita dei cittadini, costituendo per essi fonte di grave turbativa e insicurezza, come testimoniato dalle pluralità di segnalazioni, denunce e iniziative tese a evidenziare l’insostenibilità della convivenza col fenomeno”.
“L’occupazione forzosa della strada e dei marciapiedi da parte di chi esercita la prostituzione – si legge ancora – comporta per i residenti prossimi a tale aree la grave compressione della libertà di movimento e della legittima aspettativa di quieto vivere, a causa di comportamenti o situazioni quali le offerte ai passanti di prestazioni sessuali, grida e schiamazzi, aggressioni fisiche o verbali, sporcizia e degrado a seguito della consumazione dei rapporti sessuali o del prolungato stazionamento in loco delle persone dedite alla prostituzione”.
Necessario e urgente, quindi, “intervenire per impedire che il fenomeno possa ulteriormente intensificarsi ed estendersi determinando effetti estremamente pregiudizievoli per la sicurezza delle persone e tutela dell’interesse di questa comunità al regolare svolgimento dell’attività turistica per esigenze di sicurezza finalizzate alla prevenzione di fenomeni, anche di rilevanza penale, e della commissione di reati correlati, nonché della reiterazione di episodi di grave intolleranza, nelle vie Camponesto, viale XXV Aprile, viale Litoraneo, variante Cisa, Variante Aurelia, via Pecorina e località Battifollo, nonché nelle aree adiacenti”.
Tra i “divieti” anche quello di “porre in essere comportamenti diretti in modo inequivoco ad offrire prestazioni sessuali a pagamento, consistenti nell’assunzione di atteggiamenti di richiamo, di invito, di saluto allusivo ovvero nel mantenere abbigliamento indecoroso o indecente in relazione al luogo ovvero mostrare nudità, ingenerando la convinzione di esercitare la prostituzione”.
Vietato anche “chiedere informazioni a soggetti che pongano in essere tali comportamenti e di concordare con gli stessi l’acquisizione di prestazioni sessuali a pagamento”
Le violazioni porteranno a sanzioni amministrative da 300 a 500 euro