Omicidi a Sarzana: Bedini si avvale della facoltà di non rispondere





L’uomo resta in carcere a La Spezia in virtù della sentenza definitiva di condanna per la rapina del 2019
Si è avvalso della facoltà di non rispondere, restando in silenzio.
Interrogatorio di garanzia e udienza di convalida del fermo, oggi (10 giugno) nel carcere di La Spezia per Daniele Bedini, il falegname di Massa Carrara arrestato dai carabinieri per l’omicidio di Nevila Pjetri, la prostituta 35enne, uccisa con due colpi di pistola calibro 22 e trovata cadavere sul greto del torrente, e indagato per l’uccisione della trans Camilla, al secolo Carlo Bertolotti, avvenuta nella stessa zona, solo a 3 chilometri di distanza, due giorni dopo.

“Abbiamo eccepito proceduralmente la tardività del decreto di fermo – spiega la difesa, affidata all’avvocato Rinaldo Reboa del Foro di Massa -, il giudice delle indagini preliminari, dottor Fabrizio Garofalo, si è riservato e scioglierà la riserva nei prossimi giorni”.
Il giovane resta comunque in carcere, anche nel caso in cui, sciogliendo la riserva, il gip decidesse di non convalidare il fermo, in virtù della sentenza definitiva di condanna, eseguita dopo il fermo per il duplice omicidio, per una rapina a una sala slot avvenuta nel 2019. Il caso del mancato arresto per pena da scontare, intanto, ha fatto scattare un’indagine: il ministro della Giustizia Marta Cartabia ha inviato gli ispettori nel palazzo di giustizia di Massa, per effettuare degli accertamenti. L’uomo, infatti, sarebbe dovuto finire in cella già da febbraio scorso.
Si attendono gli esiti dell’autopsia a cura del medico legale Susanna Gamba, ma intanto, dalla tac eseguita, sono emerse delle ogive.