Duplice omicidio, i sub dell’Arma scandagliano il torrente

Proseguono le indagini da parte dei militari del Nucleo investigativo dei carabinieri di La Spezia sul duplice omicidio delle due prostitute, Nevila Pjetri, la 35enne originaria dell’Albania e residente a Carrara, e la trans Camilla, all’anagrafe Carlo Bertolotti, anche lei della provincia apuana, il cui cadavere è stato ritrovato a meno di 48 ore dal primo nella stessa zona

Questa mattina (9 giugno) sono arrivati da Genova i reparti subacquei.

I sub dell’Arma stanno scandagliando il fondale del torrente Parmignola a Marinella di Sarzana, alla ricerca di ogni elemento utile all’inchiesta.Ancora, infatti, non sono stati ritrovati i cellulari delle due vittime, i loro effetti personali e l’arma con cui sono state uccise. 

Da quanto trapelato, ci sarebbero due testimoni, due cittadini originari del Marocco ascoltati dai carabinieri che non solo avrebbero visto un ragazzo scaricare dall’auto bianca il corpo senza vita di Nevila e gettarlo nell’acqua del fiume, ma avrebbero anche sentito il killer dire “ti sta bene”, mentre infieriva sul cadavere. 

Una versione, questa, contro l’alibi del fermato che dal carcere, per voce del suo legale avvocato Rinaldo Reboa, si professa innocente affermando che la notte dell’omicidio di Nevila era al bar con alcuni amici e il cane.

Delitto a Sarzana, il fermato: “Sono innocente, ero al bar con gli amici e il cane”

L’auto bianca, che era stata vista anche dalle amiche della donna, sentite la notte stessa del delittoè stata anche immortalata dalle telecamere della zona.