Coltano, il comitato: “Tutti sapevano e tutti hanno mentito”

Duro attacco alle istituzioni
“Un’epidemia di disguidi tecnici certifica la decable delle istituzioni: sapevano tutti e tutti hanno mentito. Non hanno la fiducia per governare”.
Duro attacco del comitato per la difesa di Coltano
“Cominciamo col sindaco Michele Conti – spiegano -. primo responsabile e primo referente della città, con Pisa primo Comune del Parco e Coltano parte del Comune di Pisa; ha appena dato forfait al Consiglio, non sapeva nulla, neanche in via informale (incredibile, per un sindaco!) e dice di non aver ricevuto nulla, perché, pensate un po’, proprio il 9 aprile 2021 c’è stato un errore tecnico della Pec , e quindi la richiesta di parere non è arrivata. Non sapevano nulla. E però non si sono attivati in questi mesi, da quando Ciccio Auletta ha svelato il mistero e del Dpcm si è parlato di continuo! Santo cielo, ma un po’ di curiosità!”
“Miglior figura non fa il presidente della Provincia che almeno concede l’accesso agli atti, ma parla di un “mero disguido tecnico”, per cui, anche qui, la richiesta di parere si è impantanata – proseguono – L’attuale presidente del Parco Lorenzo Bani, che qualche giorno fa ha sbottato “sapevamo tutti”, aveva già scritto che il parere negativo del Parco “non era più stato richiesto dalla Regione”. C’è stato mezzo il Covid, e un altro disguido! Del quale, però, lui non sembrava essersi granché preoccupato. Eppure, anche se è subentrato alla presidenza del Parco a progetto presentato, non è simpatico farselo subito cementificare il proprio parco, e passare alla storia come il presidente del cemento!”
“E Eugenio Giani che fa? – concludono –. Dopo aver detto e ripetuto che il progetto lui non lo conosceva (eppure la richiesta di parere è stata trasmessa dalla Regione) e che esso era stato calato dall’alto, ha cercato di intestarsi un accordo con l’Arma:certo che la base si fa, mica si possono perdere 190 milioni!, e il cemento si sparge un po’ qui e un po’ là, preferibilmente fuori dal parco, e tutto a posto. Del resto, ben sappiamo come il presidente della Regione sia molto sensibile all’odore di cemento, si tratti di piste o di basi militari. E dunque neanche lui ha mandato un qualche parere al ministero, e pazienza se si tratta di un parco regionale. Giorno infausto quel 9 aprile 2021 e tutto quel mese: un’epidemia di incidenti tecnici e uno scaricabarile sui tecnici! Noi invece pensiamo che qualcuno, forse più di uno, voleva che si costruisse in una parte del nostro parco, magari aprendo la strada alla speculazione. Per questo in parecchi non hanno detto la verità finché qualcuno non li ha smascherati, e si sono coperti l’un l’altro, sapendo di mentire. Davvero possono governare la Toscana? Chi si comporta così non può avere la fiducia dei cittadini! E non può neanche pretendere di gestire una confusa mediazione nel chiuso delle stanze, senza il coinvolgimento di chi a Coltano vive e opera. Chi ha sbagliato, venendo meno al dovere di trasparenza imposto dalle leggi, dagli statuti e dall’etica, ne deve trarre le conseguenze. Subito”