Merce rubata, liti e droga: gli interventi della polizia a Pisa

Un arresto per spaccio e una denuncia sono il bilancio degli interventi
Grande lavoro nelle ultime ore per la polizia di Pisa, tra merce rubata, droga e liti in famiglia
Alle 17 di ieri (1 maggio) una volante della questura è intervenuta sull’Aurelia in un capannone dismesso della ex fabbrica “Vitarelli”, in quanto un cittadino pisano aveva segnalato che all’interno avrebbe dovuto esserci il proprio cellulare rubato il giorno precedente, in quanto la geolocalizzazione lo dava esattamente in quel punto. All’interno i poliziotti sorprendevano due persone che bivaccavano, una italiana 35enne ed un nordafricano di poco più giovane, entrambi con diversi precedenti e già noti ai poliziotti intervenuti. Gli stessi sono stati trovati in possesso sia del telefono che anche dello zaino della vittima. Pertanto i due sono stati accompagnati in questura e saranno denunciati alla procura della Repubblica per il reato di ricettazione in concorso. L’uomo anche per false generalità declinate ai poliziotti nel tentativo di sottrarsi ad una certa identificazione, la donna anche per contravvenzione al divieto di ritorno a Pisa, misura di prevenzione comminatagli dal Questore di Pisa lo scorso anno. Il materiale rinvenuto è stato consegnato al legittimo proprietario.
Nel tardo pomeriggio, poco prima delle 19,30, una pattuglia è intervenuta in un affittacamere in zona stazione per una lite scoppiata tra il gestore e un cliente. Lite dovuta al fatto che il cliente lamentava il malfunzionamento delle prese elettriche nella stanza che aveva già pagato. I due, grazie ai buoni uffici dei poliziotti intervenuti, hanno trovato un accordo, la lite era stata solo verbale e nessuno ha manifestato l’intenzione di voler procedere alle vie legali.
Alle 21 una volante, nel transitare in via Gramsci, ha notato un uomo che stazionava sotto i portici con fare sospetto. Lo stesso veniva notato poco dopo mentre si avvicinava al conducente di un’auto e gli cedeva qualcosa ricevendo in cambio delle banconote. I poliziotti sono riusciti a fermarlo, nonostante il tentativo di fuga. Accompagnato in ufficio lo spacciatore è stato identificato tramite il rituale fotosegnalamento. Addosso al cittadino senegalese 43enne sono stati trovati 4 grammi di hashish ed è stato arrestato. Dopo una notte passata nelle camere di sicurezza della questura, il giudice ha convalidato l’arresto con l’obbligo di firma. Il processo è stato rinviato per la discussione nel merito.