Trattamento economico dei dirigenti, il giudice del lavoro condanna la Regione

Accolte le ipotesi di condotta antisindacale avanzate nel ricorso delle sigle
Il giudice del lavoro di Firenze ha condannato l’amministrazione regionale toscana per “condotta antisindacale”, a seguito del ricorso presentato da Fp-Cgil Fp-Cisl e UilFpl. Ne danno notizia gli stessi sindacati secondo cui “la Regione Toscana – si legge in una nota – ha infatti definito unilateralmente il trattamento economico della propria dirigenza apicale (direttore generale della giunta, direttori della giunta e segretario generale del Consiglio regionale), senza avviare né la procedura di confronto sindacale né quella di contrattazione collettiva integrativa previste dal contratto nazionale del lavoro”.
La Regione Toscana è stata condannata: “ad avviare la procedura di confronto con le organizzazioni sindacali per la definizione del trattamento economico accessorio della propria dirigenza apicale imposta dalla disciplina collettiva nazionale” e “ad attivare la procedura di contrattazione collettiva integrativa per la definizione della retribuzione di risultato dell’intera dirigenza regionale ai sensi e per gli effetti imposta dalla disciplina collettiva nazionale”.
“Un’importante vittoria che ribadisce ciò che dovrebbe essere ovvio: non si scavalca il sindacato né il contratto nazionale prendendo decisioni unilaterali – spiega il segretario generale UilFpl Toscana Centro Flavio Gambini -. Il giudice ha ristabilito un diritto che speriamo in futuro non verrà rimesso in discussione. Adesso vigileremo affinché sia applicato quanto imposto dalla sentenza”.