L’ex boss della Versilia cambia vita: dichiarata estinta la pena dell’ergastolo per Musumeci

Dal 2018 aveva usufruito della libertà condizionale, dedicandosi allo studio e agli impegni in campo sociale e culturale
Lo avevano soprannominato il “boss della Versilia”. Ora Carmelo Musumeci, 67 anni, arrestato nell’ottobre del 1991 con l’accusa dell’omicidio di Alessandro Gozzani, ex portiere della Carrarese e ritenuto “amico” del clan Tancredi, contro cui era scoppiata una faida, non solo è di nuovo in libertà ma i giudici hanno considerato estinta la pena dell’ergastolo. Così ha stabilito il tribunale di sorveglianza di Perugia, rilevando come, dietro le sbarre, Musumeci abbia cambiato vita. Dedicandosi allo studio e al sociale e quando gli è stata concessa la libertà condizionale ha partecipato a convegni e incontri, anche in qualità di relatore.
Musumeci, hanno rilevato gli stessi inquirenti, trascorrendo gli ultimi anni in carcere, si era formato e manifestato sempre collaborativo.
Così nel 2018, in ragione anche della buona condotta, aveva potuto usufruire della libertà condizionale, finendo di scontare la pena il 30 novembre scorso, come dalla declaratoria emessa dal pm di Pavia, recepito dai carabinieri di Bevagna che hanno confermato che l’ex boss della Versilia non ha mai violato le prescrizioni imposte dall’autorità giudiziaria durante il periodo di libertà condizionale, “mantenendo sempre un comportamento adeguato e corretto”, e impegnandosi in varie attività culturali.
Anche l’Uepe di Perugia ha relazionato il tribunale di Sorveglianza, descrivendo nel Musumeci “un rapporto collaborativo, improntato a chiarezza e rispetto con l’Ufficio”, mostrandosi “attento al rispetto degli obblighi della misura” e impegnandosi in attività nel campo sociale, con la partecipazione a convegni e incontri con le scuole, le università e le associazioni, spesso ricoprendo addirittura il ruolo di relatore. Così il tribunale ha emesso l’ordinanza: la nuova vita di Musumeci può iniziare.