La segue, la perseguita e l’aggredisce con un coltello: in cella per tentato omicidio

La vittima era inserita nella lista Eva, delle persone vittime di stalking
Tentato omicidio a Livorno.
La chiamata alla sala operativa della questura è arrivata ieri (25 aprile) alle 6.45.
Una donna di 30 anni , italiana, che riferito di un diverbio avuto poco prima fuori dalla propria abitazione con un 30enne, anche lui italiano, che nel passato piu volte aveva cercato di avere le sue attenzioni, sempre respinte. Lo stesso, poco prima, aveva cercato di colpirla con un coltellino spaccaghiaccio,non riuscendo però nell’intento in quanto la stessa si era difesa spruzzando sul viso dell’uomo uno spray al peperoncino, guadagnandosi in tal modo il rientro presso la propria abitazione
L’ attenta ed accurata opera di ascolto dell’operatrice radio, nonostante la vittima non volesse il diretto intervento della polizia, ha consentito di trattenere al telefono la signora, comprensibilmente molto agitata e preoccupata , per circa venti minuti in cui si è cercato di calmarla facendosi così raccontare l’accaduto non solo di quei momenti vissuti poco prima, ma anche la storia di quanto era accaduto negli ultimi anni.
Intanto, una pattuglia ha raggiunto la sua ’abitazione. La donna, in un primo momento, non voleva ricorrere alle cure mediche, non avendo riportato alcuna ferita fisica ,ma poi con il proprio padre è andata al pronto soccorso per gli accertamenti clinici necessari ed avere almeno un consulto psicologico, considerando il suo stato di agitazione .
Nel frattempo, l’aggressore si era allontanato andando nell’abitazione del fratello, ed è stato proprio quest’ultimo a telefonare al centro operativo della questura labronica comunicando non solo la sua presenza nel suo domicilio ma anche la volontà a volersi costituire. Pertanto una volante lo ha prelevato e condotto negli uffici. Dalla perquisizione nella sua abitazione sono stati sequestrati 2 telefoni cellulari, due macchine fotografiche digitali, una video camera digitale , tre personal computer e tre gps che l’aggressore utilizzava verosimilmente per conoscere tutti gli spostamenti dell’auto della vittima.
La signora subito dopo la visita in ospedale ha raggiunto la questura per formalizzare la denuncia
La donna era già inserita nella lista “Eva” della persone vittime di stalking ed a carico del suo aggressore risultavano già pregiudizi di polizia per guida sotto effetto di stupefacenti, atti persecutori, divieto di avvicinamento alla signora e già nel 2020 era stato tratto in arresto proprio per atti persecutori in danno della stessa .
L’uomo è ora in carcere per tentato omicidio.