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Epatite acuta pediatrica, Speranza: “Al via una rete di sorveglianza”

26 aprile 2022 | 19:15
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Epatite acuta pediatrica, Speranza:  “Al via una rete di sorveglianza”

Allerta dopo il caso toscano del bimbo di Prato ancora ricoverato al Bambino Gesù di Roma

“Ho incontrato stamane i rappresentanti della Federazione Italiana dei medici pediatri. La loro rete di prossimità è fondamentale per tutelare la salute dei più piccoli e assistere le loro famiglie. In questi giorni sono impegnati anche a monitorare eventuali casi di epatite acuta dei bimbi. L’Italia può contare in ogni momento sulla loro passione e sulla loro grande professionalità”. 

Lo ha scritto oggi (26 aprile) sui social il ministro della Salute Roberto Speranza in merito alla nuova forma di epatite acuta pediatrica –  che come già scritto, e spiegato, per il caso del piccolo di 3 anni, di Prato, che ora sta meglio, ricoverato al Bambino Gesù di Roma, non rientra nelle forme di epatite A, B, C, D e E e per conoscere l’agente patogeno sono in corso studi – dopo l’incontro con presidente della Federazione Antonio D’Avino.

Al via, quindi, in tutta Italia una rete di sorveglianza dei pediatri di famiglia per registrare eventuali casi nei bambini riconducibili alla forma di epatite acuta di cui ancora non si conoscono le cause.

In Italia sono stati segnalati 11 casi da Abruzzo, Emilia Romagna, Lazio, Lombardia, Marche, Sicilia, Toscana e Veneto,  dei quali soltanto 2 sono stati confermati. In un terzo caso, i medici hanno proceduto con un trapianto.

Il Ministero della Salute, lo scorso 23 aprile ha inviato una circolare alle Regioni, alle strutture sanitarie ed ai medici nella quale si parla di parla di casi sporadici e sparsi. Nel documento si legge che “Le autorità sanitarie che stanno indagando nel Regno Unito, dove si è verificata la maggior parte dei casi fino ad oggi, ritiene, sulla base delle caratteristiche cliniche ed epidemiologiche dei casi in esame, che una causa infettiva sia la più probabile, ed in particolare l’infezione da Adenovirus. Le infezioni da Adenovirus sono comuni e di solito provocano una malattia lieve, con sintomi simili al raffreddore, vomito e diarrea. La maggior parte delle persone infettate da un Adenovirus non presenta complicazioni. Gli Adenovirus non causano comunemente l’epatite, che è una complicazione rara, nota di solito tra gli individui immunocompromessi. Si potrebbe ipotizzare o la comparsa di una nuova variante in circolazione che causi una grave epatite nei bambini, o che una variante comunemente in circolazione stia colpendo soprattutto bambini più piccoli forse immunologicamente non protetti in relazione alla minore circolazione di Adenovirus durante la pandemia Covid-19. Il network italiano, attivato dal 5 Aprile 2022 sull’evento con attività di monitoraggio globale (livello 1), dal 21 Aprile 2022, in seguito alla segnalazione di casi in Italia, ha intensificato le attività con un monitoraggio intensivo e capillare (livello 2) sul territorio nazionale. Il Network Italiano di Epidemic Intelligence ha prodotto il primo bollettino Ebs “Focus epatite pediatrica”, che sarà costantemente aggiornato. E’ stata allertata anche la rete Seieva, già attiva presso l’Iss, in coordinamento con i Referenti territoriali, per la raccolta dei dati epidemiologici e clinici delle epatiti acute che saranno trasmessi al Ministero della salute con cadenza giornaliera”.