
Per l’uomo, accusato anche di istigazione a disobbedire alle leggi, si sono aperte le porte del carcere
Cinque misure cautelari per l’assalto alla Cgil di Roma avvenuto lo scorso 9 ottobre nella capitale .
Per Nicola Franzoni, il no vax di Carrara, vicino all’estrema destra, che tempo addietro era stato denunciato per aver esultato per la morte di David Sassoli, si sono aperte le porte del carcere.
Ad eseguire l’ordinanza del gip, su richiesta della procura, è stata la Digos di Roma. Le indagini sono state eseguite con il supporto della polizia scientifica, anche attraverso la visione dei filmati raccolti
Le accuse formulate per tutti e cinque gli indagati di devastazione, saccheggio, violenza e resistenza a pubblico ufficiale aggravata. Al carrarino Nicola Franzoni, che si trova in cella, sono contestate anche l’istigazione a disobbedire alle leggi e la violazione della misura del divieto di ritorno nel Comune di Roma.
Nei confronti degli altri indagati un obbligo di presentazione alla pg e tre obblighi di dimora.
Nicola Franzoni, originario della provincia di La Spezia, proprietario di un locale a Marina di Carrara, il Caffà Giardino, ha sulle spalle numerose denunce, anche per le sue prese di posizione contro i vaccini e contro l’obbligo del green pass.
Leader del “Fronte di liberazione nazionale”, a gennaio dello scorso anno fu anche fermato al casello di Carrara e gli furono sequestrate felpe con scritte contro il premier Mario Draghi
Sui Facebook, dove ha numerosi profili, e su altri social pubblicava video anche in diretta, incitando alla disobbedienza contro il vaccino Covid e le restrizioni durante la pandemia.