Porti italiani off limits alle navi russe: divieto di attracco

Circolare del comando generale delle capitanerie di porto
Stop alle navi russe in tutti i porti italiani. Il divieto sarà in vigore da domani (17 aprile), nel giorno di Pasqua.
A stabilirlo è una circolare del comando generale delle capitanerie di porto che ha recepito il regolamento Ue dello scorso 8 aprile sulle misure restrittive nei confronti della Russia.
Una misura, quella adottata, che colpisce anche le navi che abbiano cambiato la propria bandiera, da russa a qualsiasi altra nazionalità, dopo il 24 febbraio 2022, giorno in cui Vladimir Putin ha invaso l’Ucraina.
In Toscana i porti maggiormente interessati sono Carrara, Livorno e Piombino, ma anche quello di Viareggio dove, come conferma il comandante della guardia costiera Alessandro Russo, non sono però in previsione arrivi. Proprio a Viareggio, nei cantieri della Darsena, ci sono, attualmente, solo un paio di navi in costruzioni che fanno riferimento ad armatori russi. Poi altri porti, nel grossetano, oltre a quelli delle isole dell’Arcipelago toscano, dall’Elba alla Capraia e al Giglio.
“Le navi russe ora all’ancora nei porti italiani – spiega la circolare – alla luce dei chiarimenti ricevuti dalla Commissione Europea, potranno permanere in porto fino al completamento delle proprie attività commerciali, momento in cui dovranno lasciare lo stesso”.
Il divieto non si applica nel caso di “una nave che necessita di assistenza alla ricerca di riparo, di uno scalo di emergenza in un porto per motivi di sicurezza marittima, o per salvare vite in mare”.
Saranno le autorità competenti ad autorizzare una nave ad accedere a un porto: “alle condizioni che ritengono appropriate, se questo è necessario per l’acquisto, l’importazione o il trasporto nell’Unione di gas naturale e petrolio, compresi i prodotti derivanti dalla raffinazione del petrolio, titanio, alluminio, rame, nichel, palladio, minerali di ferro, nonché taluni prodotti chimici e ferrosi elencati, e anche “l’acquisto, l’importazione o il trasporto di prodotti farmaceutici, medici, agricoli e alimentari, compreso il frumento e i fertilizzanti la cui importazione, il cui acquisto e il cui trasporto sono consentiti ai sensi della presente decisione, per scopi umanitari, il trasporto di combustibile nucleare e altri beni strettamente necessari al funzionamento delle capacita’ nucleari civili oppure l’acquisto, l’importazione o il trasporto nell’Unione di carbone e altri combustibili fossili solidi”.
L’ordinanza è consultabile qui: Circolare nds 10 (002)