Forestali e veterinari uniti per il bene dei 4 zampe: firmato un accordo contro il commercio illegale






Il trasporto dei cani acquistati all’estero avviene spesso in condizioni estreme non compatibili con la loro natura che ne pregiudica talvolta la sopravvivenza o nella migliore delle ipotesi richiede cure successive
Forestali e veterinari uniti per gli amici a 4 zampe: firmato oggi (31 marzo) un accordo di collaborazione per creare una banca dati di pronto impiego su eventuali irregolarità.
Il commercio di animali di affezione costituisce un settore economico in costante espansione, con un volume d’affari degno di nota. In particolare si è registrata da diversi anni la tendenzaalla diffusione di un commercio, a fronte di una domanda in crescita, basato essenzialmente sulla importazione e vendita di animali dall’estero, attraverso l’intermediazione, spesso solo virtuale, tra allevamenti ed una rete di trasporto e commercializzazione, spesso al di fuori dei canali riconosciuti e controllati.
Queste attività illecite, oltre al sanzionamento penale da parte dei carabinieri forestali, producono ricadute negative sulla salute ed il benessere degli animali.Il trasporto dei cani avviene spesso in condizioni estreme non compatibili con la loro natura che ne pregiudica talvolta la sopravvivenza o nella migliore delle ipotesi richiede cure successive una volta giunti sul territorio italiano per la mancanza, per esempio, delle vaccinazioni obbligatorie.
I carabinieri forestali hanno tra i loro compiti la protezione della fauna, intesa in senso ampio come prevenzione e repressione delle violazioni compiute in danno degli animali.
Il medico veterinario è chiamato a gestire la salute degli animali, a tutti gli effetti vittime di questi casi, talvolta in un difficile contraddittorio tra utenti e commercianti, in percorsi terapeutici talvolta complessi e costosi. L’Ordine dei medici veterinari di Firenze e Prato dal canto suo ha sviluppato il Progetto Perla mirante tra l’altro al contrasto all’illegalità nel settore del commercio degli animali da compagnia in collaborazione con l’autorità giudiziaria.
Sulla scia di questi intenti è stato firmato oggi, nella sede del comando Regione carabinieri forestali Toscana, un accordo tra l’Ordine dei medici veterinari di Firenze e Prato e i comandanti dei forestali di Firenze e Prato, avente per oggetto il recupero della legalità nell’allevamento canino.
Lo scopo di questo protocollo è trarre il massimo contributo dalle iniziative proprie di ciascun firmatario, giungendo ad un proficuo scambio di informazioni derivanti dalla collaborazione di tutti i medici veterinari che ricevono e visitano questi animali nelle proprie strutture, rilevando irregolarità nell’identificazione o incongruenze nella documentazione sanitaria, fino alla creazione di una banca dati.
Questa intesa, che mette in campo le rispettive competenze, mira dunque a fare fronte comune in modo incisivo nel contrastare questo fenomeno illegale, per tutelare in primis il benessere animale ma anche gli allevamenti regolari e gli incauti acquirenti.
Le parole di Gandhi “Grandezza e progresso morale di una nazione si possono giudicare dal modo in cui tratta gli animali” ben descrivono il principio ispiratore di questo accordo.