Il sindaco di Carrara: “Il panfilo in porto non è di Putin”

De Pasquale sulla guerra: “Condanno quanto sta accadendo in Ucraina”
A dipanare il mistero sul panfilo ormeggiato nel porto di Marina di Carrara, del valore di 700 milioni di dollari, e attribuito allo “zar” russo è lo stesso sindaco Francesco De Pasquale.
“Lo yacht Scheherazade non è di Vladimir Putin”, afferma il primo cittadino che ha incontrato i vertici di Italian Sea Group.
“Da quanto emerso dai controlli effettuati dalle autorità competenti – spiega il sindaco – lo yacht di 140 metri attualmente in cantiere per attività di manutenzione, non è riconducibile alla proprietà del presidente russo Vladimir Putin. I vertici di The Italian Sea Group mi hanno assicurato di aver messo a disposizione tutto il materiale necessario alle indagini”.
Poi un commento sulla guerra da parte di De Pasquale: “Da pacifista convinto e da obiettore di coscienza, condanno quanto sta accadendo in Ucraina”.
I primi giorni di marzo i militari della guardia di finanza, con l’Interpol, erano saliti a bordo ed avevano sequestrato i documenti del capitano.
“Ci sono stati anomali movimenti in questo periodo, da una settimana a questa parte è stato sostituito l’intero equipaggio che prima era quasi tutto russo e adesso è composto solo da inglesi – commenta il segretario della Cgil della provincia di Massa Carrara, Paolo Gozzani -. La mia preoccupazione di sindacalista è esclusivamente sotto il profilo occupazionale”