Bancarotta fraudolenta per la società che gestiva la sala Eden di Grosseto, a processo manager viareggino e la madre

Avrebbero distratto circa 110mila euro dalle casse della società nonostante lo stato di insolvenza ed effettuato pagamenti a società già fallita
Madre e figlio a processo per bancarotta fraudolenta, lei sceglie di patteggiare davanti al gup di Grosseto a 2 anni di reclusione, lui ha scelto invece il rito ordinario ed è stato rinviato a giudizio.
Gli imputati, Claudio Barbieri, 50 anni di Viareggio, e la madre Maria Teresa Bianca Pappalardo, erano, secondo i giudici rispettivamente amministratore e intestataria di una società, la Capitol communication divenuta poi Grosseto disco srl fallita il 21 giugno del 2018, che nel 2014 si era aggiudicata il bando per la gestione della Sala Eden di Grosseto. Ma poi, sempre secondo i magistrati, i due avrebbero distratto circa 110mila euro dalle casse della società nonostante lo stato di insolvenza dichiarato che portò poi al pre-fallimento prima e al fallimento vero e proprio del 2018 poi.
Insomma i guai iniziarono quasi subito per i giudici che li hanno indagati. Inoltre il manager viareggino non avrebbe consegnato tutti i documenti al curatore fallimentare incaricato dal tribunale di Grosseto. I pagamenti effettuati durante lo stato di insolvenza avrebbero danneggiato gli altri creditori che dovevano riscuotere le somme dovute per diverse prestazioni. Tra quei pagamenti anche uno a titolo di rimessa diretta al settore pubblicità della Fondazione del Carnevale di Viareggio, ovviamente del tutto estranea alla vicenda. Addirittura due pagamenti sarebbero stati effettuati a società già fallita. Insomma troppo per passare inosservati a investigatori e inquirenti che dopo le indagini sono riusciti a portare in aula madre e figlio.
L’uomo sarà processato col rito ordinario a partire dal prossimo mese di luglio. Dopo il fallimento e parallelamente all’inchiesta giudiziaria nel 2018 c’è stato poi il via libera della giunta comunale all’assegnazione della sala Eden all’istituzione Le mura, il soggetto del Comune che si occupa in toto del complesso storico-monumentale più importante della città.