Nuovo incarico temporaneo per Gianluca Pantaleoni: si occuperà di sicurezza sui luoghi di lavoro

“Potrà lavorare solo a Firenze”.

E’ quanto stabilito dal collegio giudicante dopo che il legale di Gianluca Pantaleoni, avvocato Giovanni Cantelli, aveva presentato istanza di revoca misura cautelare per motivi di lavoro. 

Come noto il vice ispettore della Polstrada di Lucca, in forza a Montecatini, attualmente sotto processo al tribunale di Pistoia con accuse che vanno dalla circonvenzione di incapace al riciclaggio (14 i capi di imputazione) è stato sospeso, dal giorno del suo arresto avvenuto a dicembre di due anni fa, dalla sua funzione, con stipendio dimezzato. 

“L’istanza – spiega l’imputato – era stata presentata allegando la proposta di lavoro a tempo determinato avuta da un’azienda che si occupa di sicurezza sul lavoro, con sede a Firenze, ma avrei dovuto lavorare a Viareggio”.

Ma il collegio giudicante ha deciso che, innanzi tutto permangono le esigenze cautelari in corso, l’obbligo di dimora nel comune dove Pantaleoni è attualmente domiciliato e il divieto di uscire nella notte, dalle 21 la sera fino alle 7 di mattina, inoltre che viste le accuse per cui è in corso il processo non è opportuno che lo stesso lavori in Versilia, per rischio di reiterazione dei reati. 

“Al dipendente sospeso – aggiunge Pantaleoni – poiché difficilmente il solo assegno di mantenimento conferitogli con il nuovo status acquisito, pari alla metà dello stipendio, è in grado di soddisfare le diverse esigenze di vita familiare quotidiane, è  consentito di esercitare un’attività lavorativa temporanea in esenzione dai diversi imposti dagli articoli 60 e seguenti del Dpr del 10 gennaio 1957”.

Nonostante il parere negativo del pubblico ministero,  il collegio giudicante ha accolto parzialmente l’istanza dell’ avvocato Cantelli,rilevando insufficienti le motivazioni sull’ inquinamento probatorio ha mantenuto quindi la misura cautelare tenendo conto della sola gravità dei fatti per i quali si procede e ha concesso a Pantaleoni di allontanarsi dal comune di dimora per motivi di lavoro. Il legale valuterà comunque un eventuale ricorso.