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Cronaca
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Svastica sulla lapide del deportato Giulio Niccolai: sdegno a Empoli

21 febbraio 2022 | 11:15
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Svastica sulla lapide del deportato Giulio Niccolai: sdegno a Empoli

La sindaca: “Ennesimo caso di grave offesa alla memoria della nostra comunità”

Ancora un oltraggio alla Memoria storica della Città di Empoli. Stanotte qualcuno ha imbrattato con una svastica la lapide ricordo del concittadino Giulio Niccolai,deportato l’8 marzo del 1944, morto nel campo di sterminio di Mauthausen l’11 giugno, posta in uno dei quattro Giardini della Memoria a Ponte a Elsa intitolati nel marzo 2016, a quattro cittadini che non tornarono più dai lager nazisti. Tra questi, Giulio Niccolai.

L’ennesima offesa alla comunità empolese che condanna il vile gesto.

A Giulio Niccolai è stato intitolato il Giardino di via Salvo D’Acquisto, nato a Empoli il 25 novembre 1893, residente prima a Bastia e, in seguito, a Ponte a Elsa.

Il sindaco Brenda Barnini ha così commentato: “L’ennesimo caso di grave offesa alla memoria della nostra comunità. Inaccettabile sfregio che calpesta i sentimenti di antifascismo su cui si fonda la nostra storia. Come sempre cercheremo di individuare i responsabili e nel frattempo ripuliremo la lapide».

Anche il presidente del consiglio comunale, Alessio Mantellassi, con delega alla memoria, si è unito alle parole del sindaco: “E0 una offesa incredibile alla città. La lapide è già stata ripristinata perchè non cediamo di un millimetro al vandalismo dei nostalgici del fascismo. Loro agiscono nella notte, nascondendosi, Empoli ogni giorno vive questi spazi e valorizza la propria memoria. Faremo ancora di più!»

Gli altri concittadini a cui sono stati dedicati i Giardini della Memoria’ sono: Dino Selmi, a cui è intitolato il Giardino di via Medaglie d’Oro alla Resistenza, nato a San Miniato il 17 luglio del 1912, residente a Ponte a Elsa, fu deportato l’8 marzo del ’44 a Mauthausen, dove morì il 21 aprile del 1945; a Primo Poli è stato dedicato il Giardino di via Caduti di Cefalonia, nato a Empoli il 16 aprile 1895, residente a Ponte a Elsa, fu deportato l’8 marzo del 1944 in Germania, dove morì il 14 gennaio 1945 e a Pietro Pasqualetti il Giardino di via Osteria Bianca, viale della concordia e via Pietro Gobetti, nato a Empoli il 21 luglio 1891 residente a Brusciana, fu imprigionato ingiustamente per diciotto mesi essendo ritenuto uno dei partecipanti all’assalto dei cinquanta marinai nel marzo 1921. Rilasciato e ritenuto sovversivo, non aderì al Partito Nazionale Fascista e fu deportato l’8 marzo del ’44 in Germania, dove morì il 23 aprile 1945.

2E’ vergognoso e inaccettabile l’oltraggio alla memoria di Giulio Niccolai, morto nel campo di sterminio di Mauthausen, e simbolo, insieme ad altri tre cittadini, delle vittime del mostruoso odio nazista in un parco di Empoli. La svastica che ne ha imbrattato la lapide nei Giardini della memoria a Ponte a Elsa è anche un oltraggio alla memoria storica di un’intera comunità. Questi gesti non offendono solo la memoria, i valori della nostra Costituzione e tutte le vittime della bestia nazifascista, ma soprattutto rappresentano un rigurgito preoccupante che speravamo fosse stato sepolto dalla storia. Ai responsabili farei visitare il campo di Mauthausen, solo cosi potrebbero capire la gravità del loro gesto. La mia solidarietà va alla comunità di Empoli, all’associazione nazionale ex Deportati e a tutti coloro che si impegnano nella cultura della memoria”.
Così il presidente del Consiglio regionale, Antonio Mazzeo, ha commentato lo sfregio con una svastica alla lapide in ricordo di Giulio Niccolai nei Giardini della memoria di Ponte a Elsa, frazione del Comune di Empoli. 
“Per non lasciare spazio all’odio – ha concluso Antonio Mazzeo – siamo chiamati a continuare a dare voce ai testimoni, anche e soprattutto quelli che non ci sono più e lo abbiamo fatto con forza come Consiglio regionale nella Giornata della Memoria dello scorso 27 gennaio. Tutti noi, uomini e donne delle istituzioni, abbiamo il dovere e l’obbligo morale di far conoscere ciò che è stato, perché non avvenga mai più e in questa impresa dobbiamo partire dalle giovani generazioni. Non siamo e non saremo mai indifferenti e non saremo mai disposti a voltare le spalle o a sminuire episodi che sono, semplicemente, vergognosi e inaccettabili”.

“Su questi fatti non si può soprassedere. I vergognosi casi di sfregio alla memoria di partigiani, deportati, vittime della Shoah stanno raggiungendo un limite intollerabile e destano preoccupazione. Per questo è necessario proseguire e rafforzare assieme alle scuole e alle famiglie il lavoro di educazione all’antifascismo, alla democrazia, ai valori della nostra Costituzione”.

Così il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani e l’assessora alla cultura della memoria Alessandra Nardini dopo l’imbrattamento di una lapide che ricorda il deportato Giulio Niccolai, a Ponte a Elsa, frazione di Empoli (Firenze).

“Ci auguriamo – proseguono Giani e Nardini – che si arrivi presto all’individuazione dei responsabili e inviamo la nostra solidarietà alla comunità empolese e all’Aned”.