Processo Pantaleoni alle battute finali: in aula chiamata dalla difesa anche la donna ipovedente, teste chiave dell’accusa

Il 12 luglio la discussione finale, con l’arringa del difensore, e poi la sentenza
Nuova udienza istruttoria per il processo che vede sul banco degli imputati il vice ispettore della Polstrada di Lucca Gianluca Pantaleoni, aggregato alla sottosezione di Montecatini Terme e sotto processo, con 14 capi di accusa, dinanzi al tribunale di Pistoia.
Come noto il poliziotto fu arrestato dopo l’indagine della squadra mobile, e ha trascorso un lungo periodo in carcere, poi ai domiciliari, e tuttora è sotto la misura cautelare dell’obbligo di dimora.
Oggi (15 febbraio) sono stati ascoltati altri testimoni della difesa, affidata al legale del Foro di Napoli nord Giovanni Cantelli, per cercare di smontare le accuse mosse: il titolare di un ristorante in merito all’abbandono del posto di servizio e il direttore della sala Bingo di Montecatini Terme per spiegare l’attività di controllo sul riciclaggio nel gioco.
Tra i testi citati, sull’utilizzo indebito di carte di credito. anche la donna ipovedente, dipendente bancaria di Pisa, nei cui confronti il poliziotto è stato accusato di circonvenzione di incapace, reato che procede d’ufficio nonostante la presunta vittima abbia rimesso la querela, revocato la costituzione di parte civile. e sia stata una delle testi chiavi dell’accusa in un’udienza precedente.
La donna ipovedente ha confermato di aver dato la disponibilità a Pantaleoni del suo bancomat e della sua carta di credito con i relativi pin, che aveva la possibilità di verificare anche attraverso il cellulare e gli sms il loro utilizzo ma non sempre controllava, confermando di aver ritirato volontariamente sia la querela che la costituzione di parte civile e più volte interpellata dal presidente del collegio giudicante se avesse avuto contatti con Pantaleoni ha negato qualsiasi rapporto dopo il suo arresto diretto e indiretto sia persona o telefonico.
Solo il teste, amico dell’imputato, che gli ha fatto un bonifico di 4300 euro e per il quale è accusato di riciclaggio, verrà sentito alla prossima udienza fissata per il 22 marzo.
All’udienza del 14 giugno sono previste le conclusioni del pm e il deposito da parte di Gianluca Pantaleoni di un memoriale difensivo. Il 12 luglio la discussione finale, con l’arringa del difensore, e poi la sentenza.