Non dichiara 150mila euro al Fisco: elettricista nei guai

L’uomo operava sulla costa maremmana
Individuato a Grosseto un elettricista che, già ad un primo screening patrimoniale, risultava non dichiarare nulla negli anni precedenti il Covid. Contestata un’evasione di 150.000 euro inerente redditi percepiti “in nero” omettendo le previste dichiarazioni al Fisco.
Prosegue incessante in tutta la Maremma l’attività di polizia economico-finanziaria dei reparti della guardia di finanza, con la principale finalità di scovare le forme di evasione fiscale più consistenti e dannose, soprattutto laddove emerga il disdicevole fenomeno della “evasione totale”, ossia la completa mancanza di dichiarazione dei redditi. Tali servizi svolti dai finanzieri sono a tutela dell’Erario, degli imprenditori in regola, ma anche presidio di equità e giustizia sociale, soprattutto laddove si guardi al fondamentale principio sancito dall’articolo 53 della Costituzione: “Tutti sono tenuti a concorrere alle spese pubbliche in ragione della loro capacità contributiva”.
In questo contesto diventa fondamentale la quotidiana azione di monitoraggio, intelligence e selezione dei potenziali target, tramite analisi delle banche dati e individuazione di alert di rischio e pericolosità fiscale, con particolare attenzione ai periodi pre-pandemia.
Da questi approfondimenti le fiamme gialle hanno questa volta individuato un elettricista, operante sulla costa maremmana, che, già ad un primo screening patrimoniale, risultava non dichiarare nulla negli anni precedenti il Covid.
L’attività di approfondimento è quindi proseguita con l’avvio di una vera e propria ispezione fiscale nei confronti del soggetto, il quale peraltro si è dimostrato scarsamente collaborativo, ostacolando le attività di controllo e non fornendo alcun documento. I finanzieri hanno quindi ricostruito il suo volume d’affari dei 3 anni ante-pandemia, individuando i suoi clienti ed effettuando decine di riscontri sui lavori svolti ed i compensi percepiti “in nero”.
E’ emerso quindi come, in realtà, il comportamento molto disonesto posto in essere fosse alquanto malizioso e difficile da individuare anche da parte dei clienti; in quanto l’uomo emetteva e rilasciava loro “regolari” fatture per i suoi servizi di elettricista e di impiantistica, salvo poi non effettuare alcuna dichiarazione reddituale. Le fiamme gialle hanno ritrovato e scoperto molte di queste “fatture” rilasciate ai clienti durante le attività di ricerca e ispezione nell’abitazione e nei locali in uso al professionista.
All’esito del servizio i finanzieri hanno contestato una complessiva evasione di 150.000 euro inerente redditi percepiti “in nero” omettendo le previste dichiarazioni al Fisco, con relativa verbalizzazione inviata all’Agenzia delle Entrate per la definizione della procedura di accertamento.
Le attività di polizia economico-finanziaria dei finanzieri proseguiranno (e talune sono già in corso) per perseguire queste forme particolarmente fastidiose e consistenti di evasione fiscale, tutelando i cittadini e gli imprenditori che vivono e lavorano nel rispetto delle regole e dei principi sanciti, in primis, dalla Costituzione Italiana.