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Chiude la sede fiorentina di Mondadori: per 37 lavoratori o trasferimento o perdita del posto

11 febbraio 2022 | 17:30
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Chiude la sede fiorentina di Mondadori: per 37 lavoratori o trasferimento o perdita del posto

Sindacati sul piede di guerra

Chiude la sede fiorentina della Mondadori-Rizzoli Education per i 37 lavoratori la prospettiva è quella del trasferimento a Segrate, a Milano, o della perdita del posto. Sindacati sul piede di guerra.

“Lo scorso 8 febbraio Mondadori-Rizzoli Education e la direzione delle risorse umane della sede di Milano hanno convocato la Rsu e la Slc Cgil per comunicare la chiusura definitiva della sede di Firenze prevista per il 31 agosto, richiedendo il trasferimento delle 37 maestranze alla sede di Segrate (Milano) – si spiega in una nota della Cgil -.  Slc Cgil e la Rsu hanno avanzato diverse alternative al trasferimento che scongiurassero la perdita del posto di lavoro, ma l’azienda si è arroccata sulla propria posizione. Come sindacato riteniamo opportuno che la Mondadori-Rizzoli Education si dimostri all’avanguardia anche sul piano dell’organizzazione del lavoro”.

“È inaccettabile che dopo due anni di pandemia si neghi la possibilità dello smartworking a lavoratori che anche nelle fasi più emergenziali hanno garantito elevati livelli di professionalità pur esercitando l’attività da remoto” – commenta Giulia Guida, segretaria nazionale Slc Cgil.

Il 9 febbraio scorso l’assemblea di lavoratori e lavoratrici ha deciso all’unanimità di mobilitarsi, dando mandato alla Slc Cgil e alla Rsu di attivare tutte le procedure del caso, dalla proclamazione dello stato di agitazione e di crisi al coinvolgimento delle istituzioni, fino a un pacchetto di scioperi e presìdi di protesta.

“A fronte di una decisione così grave, l’urgenza è salvaguardare la tenuta occupazionale – prosegue Guida – ma oggi la vera sfida è far fronte al processo di ristrutturazione in atto nel settore editoriale. L’accentramento delle risorse e delle attività in pochi grandi presidi e la dispersione delle stesse dalle aree minori sta depauperando il Paese. In quest’ottica è urgente definire una politica di settore che tragga linfa dalle risorse stanziate dal Governo”.