Pillole per dimagrire a base di stupefacenti: è di Prato il distributore





La procura di Gela, a conclusione dell’indagine della guardia di finanza, ha chiesto il rinvio a giudizio per 13 persone
Rinvio a giudizio chiesto dalla procura della Repubblica di Gela, in Sicilia, per 13 persone. I reati contestati sono connessi alla produzione e commercializzazione non autorizzata di capsule dimagranti a base di efedrina, sostanza questa utilizzata per la preparazione di stupefacenti, del valore di 579.000 euro, rinvenute durante l’operazione Ghost Drug-Lab.
Tra i 13, anche un farmacista che faceva rifornimento delle sostanze chimiche necessarie in due distributori, di cui uno a Prato, e l’altro a Palermo.
Il distributore pratese, secondo quanto ricostruito dalla guardia di finanza, riforniva il farmacista di Sildenafil(farmaco noto per la cura delle disfunzioni erettili) e di Fenadol, medicinale antinfiammatorio e antireumatico.
L’indagine ha impegnato i finanzieri dal 2016 al 2020.
Secondo gli inquirenti gli indagati avevano messo in piedi una filiera di produzione e distribuzione di pillole dimagranti e altri medicinali illegali che venivano poi prescritti ai pazienti da due dietologi di Gela. Il farmaco per dimagrire veniva preparato utilizzando sostanze classificate come stupefacenti o psicotrope.
La raffinazione delle sostanze avveniva ad opera di un secondo farmacista gelese non iscritto all’Albo, all’interno di un laboratorio occulto dove, a seguito di perquisizione, sono state rinvenute le attrezzature ed i materiali utilizzati per la preparazione.
L’immissione in commercio, spiegano gli investigatori, avveniva anche attraverso un bar-tabacchi di Gela, nella diretta disponibilità del farmacista non iscritto all’Albo ed anche attraverso una rete di consegna diretta nelle abitazioni degli acquirenti/assuntori e, in altri casi, tramite spedizione con corriere espresso, dietro pagamento del relativo corrispettivo attraverso la “ricarica” di una carta postepay.
Il profitto illecito accertato dalle fiamme gialle si aggira sui 580mila euro: ogni confezione da 180 pillole veniva venduta a 75 euro.