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Tavolini all’aperto, Confartigianato Firenze: “Dubbi su concedere spazi solo a chi fa servizio al tavolo”

31 gennaio 2022 | 18:00
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Tavolini all’aperto, Confartigianato Firenze: “Dubbi su concedere spazi solo a chi fa servizio al tavolo”

Il presidente: “Vigileremo con attenzione”

“In linea di massima il nuovo piano per i tavolini all’aperto ci soddisfa, anche se faremo attenzione ai criteri con cui verranno concessi”.

Lo annuncia Jacopo Ferretti, segretario generale di Confartigianato Firenze.

“Quello che ci preme capire sono proprio i criteri di assegnazione perché l’idea del Comune, con cui abbiamo parlato più volte, era di concedere spazio per tavolini e sedie solo agli esercizi che fanno somministrazione assistita, ovvero servizio al tavolo. Per gli altri, almeno per chi non li ha già all’interno, non sarebbe possibile farne uso. È chiaro che siamo di fronte a un grave danno per i nostri esercenti – spiega -. Nonostante la pandemia, siamo rimasti molto soddisfatti dai risultati della scorsa stagione – prosegue Ferretti – e sarebbe un peccato non ripetere quell’esperienza. I punti di appoggio all’aperto hanno permesso di agevolare le vendite, ad esempio, di prodotti come caffè e gelati che non per forza si consumano con il servizio al tavolo”.

“Siamo abbastanza fiduciosi anche per quanto riguarda la stagionalità del piano – va avanti il segretario generale di Confartigianato Firenze – perché nei restanti mesi e in alcune aree, soprattutto quelle di periferia, non c’è un uso tale da giustificare l’occupazione degli spazi. Così com’è giusto che gli esercenti riconoscano al Comune un contributo ragionevole per l’utilizzo del suolo pubblico, purché, appunto, si trovi un accordo su tariffe congrue, in un periodo che di per sé è già molto complesso”.

“Insomma, la fiducia per trovare un punto di equilibrio che accontenti tutti non manca – conclude Ferretti – ma vigileremo con attenzione. Anche sul tema dei controlli, non sempre adeguati e quindi uno dei fattori che probabilmente ha portato a un’esasperazione da parte dei residenti nei confronti degli esercizi di somministrazione”.