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Volterra, il rientro a scuola sarà in Dad

5 gennaio 2022 | 20:15
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Volterra, il rientro a scuola sarà in Dad

Il 7 restano chiusi l’infanzia e tutti i servizi educativi

“L’ipotesi di uno screening generalizzato è poco praticabile, meglio aperture rimandate o didattica a distanza“. E’ Volterra il primo fra i comuni della provincia di Pisa a prendere questa decisione per i primi due giorni di rientro dalle vacanze, venerdì 7 e sabato 8 gennaio.

L’ordinanza, firmata oggi 5 gennaio dal sindaco Giacomo Santi, arriva nel bel mezzo dell’imperversare dell’ultima ondata della pandemia da covid 19, che anche nei comuni della Val di Cecina sta vedendo schizzare verso l’alto tutti gli indici sui contagi. In particolare si dispone la Dad per entrambi i giorni per tutte le classi degli istituti superiori e per la secondaria. Lezioni a distanza, il 7, anche per tutte le classi della primaria. Chiusura, invece, per l’infanzia e per tutti i servizi educativi il giorno 7.

Una decisione che per adesso riguarda solo il borgo etrusco, anche considerando che in molti casi le scuole dei gradi inferiori prevedevano già di aprire direttamente lunedì. Scelta che però emerge da una discussione che ha riguardato anche gli altri sindaci della Val di Cecina e che in queste ore vede molti enti locali in attesa di possibili rinvii dell’apertura delle lezioni in presenza da parte dello stesso governo e dal Ministero dell’Istruzione.

Tutto questo mentre anche oggi di 977 nuovi casi positivi registrati in provincia di Pisa, ben 91 sono proprio in Alta Val di Cecina: Volterra 55, Castellina Marittima 8, Riparbella 5, Casale Marittimo 3, Monteverdi Marittimo 2, Montecatini Val di Cecina 4, Pomarance 8, Castelnuovo Val di Cecina 3, Montescudaio 2, Guardistallo 1. (qui i dati del Cuoio)

Oltre alla paura di incidere negativamente sui contagi, i numeri di questi giorni starebbero già mettendo in difficoltà anche la logistica dei trasporti scolastici e pubblici che avrebbe dovuto attivarsi a partire da venerdì. “E’ doveroso chiarire che in questo contesto complesso e in continuo cambiamento non ci sono soluzioni facili – scrivono Santi e la sindaca di Pomarance Ilaria Bacci -. Tanti sono i fronti aperti e difficili le questioni di affrontare. Il nostro impegno, prima di tutto, è di garantire i servizi e di essere vicini alla cittadinanza con il massimo impegno per affrontare la situazione. In relazione alla richiesta di alcuni gruppi consiliari di uno screening agli studenti prima dell’inizio della scuola, questa proposta, peraltro applicabile eventualmente soltanto su base volontaria, non garantirebbe alcuna sicurezza, sarebbe in contrasto con le vigenti disposizioni nazionali e regionali e anche con l’invito a sottoporsi a tampone soltanto se in presenza di sintomi. Pur condividendo la preoccupazione delle famiglie e l’assoluta necessità di garantire ai bambini e alle bambine il diritto alla salute e all’istruzione con una scuola in sicurezza, si tratterebbe di una misura non praticabile né efficace”.

“La nostra priorità – continuano – è garantire ai bambini e alle bambine l’esercizio del diritto all’istruzione, messo a dura prova in questi quasi due anni di pandemia che hanno visto chiusure su chiusure e limitazioni, con conseguenze sul benessere degli alunni e sulla qualità dell’istruzione: tutti vogliamo il bene dei nostri studenti e valuteremo insieme agli organismi preposti le iniziative concrete che possono prendere i sindaci. E’ doveroso chiarire, però, che in questo contesto complesso e in continuo cambiamento, non ci sono soluzioni facili. E in questo momento più che mai chiediamo unità e compattezza ai gruppi consiliari, alle forze politiche, al mondo del terzo settore e alla cittadinanza tutta, evitando iniziative che facciano leva sulle paure o viceversa sull’indifferenza alla pandemia: chiediamo senso di responsabilità e di continuare a rispettare le regole per il benessere di tutti”.