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Comportamenti pericolosi o vietati sull’Appennino, il direttore del Parco avvisa i carabinieri

5 gennaio 2022 | 12:15
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Comportamenti pericolosi o vietati sull’Appennino, il direttore del Parco avvisa i carabinieri

Vignali: “Capiamo la voglia di vivere dopo le limitazioni Covid, ma servono sanzioni per i responsabili”

Sui ripetuti casi di violazioni di norme di tutela, ma anche del buon senso e del comune senso civico, riscontrati in questi giorni in Appennino tra Emilia e Toscana, interviene il Parco nazionale. Come documentato dalla stampa, tra l’1 e il 2 gennaio qualche decina di persone ha camminato pericolosamente a piedi sulla superficie ghiacciata del lago Calamone . Quindi c’è chi è salito sul Cusna per sparare i fuochi d’artificio. Non ultimo, sempre nel territorio del Parco, c’è chi è salito sulla vetta del monte Prampa con le moto d’enduro.

“Capiamo l’esigenza delle persone di tornare a vivere dopo la stagione delle limitazioni, per altro non concluse, per il Covid, ma quanto stiamo assistendo in questi giorni va oltre il legittimo e apprezzabile desiderio di vivere la montagna –  commenta Giuseppe Vignali, direttore del parco nazionale -.A differenza dello scorso anno, quando eravamo in lock down per le festività natalizie, fortunatamente in Appennino sono tornati moltissimi turisti, anche per un solo giorno. Ma la natura non è solo un posto da visitare: è patrimonio di tutti, è casa nostra e in casa propria nessuno si sogna di fare eccessi, al contrario occorre essere e ci sentiamo responsabili. In assenza di questa responsabilità di alcuni frequentatori tocca al Parco arginare comportamenti incongrui, sciocche bravate, o atti irrispettosi dell’ambiente per un malinteso senso dell’avventura. Abbiamo perciò segnalato quanto accaduto ai carabinieri della forestale nel parco affinché siano attivate le necessarie sanzioni ai responsabili”

“Siamo sicuri – conclude il direttore Vignali – che ciò possa contribuire ad aiutare al recupero di un adeguato senso civico e senso del limite nel vivere la natura, ma anche a prevenire potenziali pericoli”.